Il disegno di legge prevede anche un rafforzamento della tutela per i docenti, un tema particolarmente sentito negli ultimi anni. Il provvedimento introduce sanzioni più severe per chi si rende protagonista di atti di violenza, minaccia o diffamazione nei confronti degli insegnanti. L’obiettivo è garantire ai docenti un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso, contrastando episodi di bullismo e aggressioni che si sono verificati in passato.
Un’altra novità significativa riguarda l’istruzione parentale, che potrà essere attivata anche per motivi ideologici. Questa misura, però, ha sollevato numerose perplessità. Alcuni critici temono che possa minare il diritto all’istruzione e l’inclusione scolastica, creando situazioni in cui i bambini vengano esclusi dal contesto educativo tradizionale.
Le novità introdotte dalla riforma, dal ritorno del voto in condotta alle nuove tutele per i docenti, hanno aperto un acceso dibattito nel mondo dell’istruzione e nella società civile. Da un lato, si plaude al tentativo di ripristinare il rispetto e la disciplina nelle scuole, dall’altro si sollevano dubbi sulla possibilità che alcune misure, come l’istruzione parentale, possano creare disparità o ostacolare il diritto all’educazione per tutti.