Inoltre, la condotta degli ultimi tre anni avrà un impatto sulla valutazione finale della maturità, con gli studenti che avranno ottenuto la sufficienza minima chiamati a presentare un elaborato sul comportamento da discutere durante il colloquio orale. L’obiettivo della riforma dunque è quello di incentivare un comportamento responsabile tra gli studenti, rendendo la condotta un elemento chiave della carriera scolastica.
Accanto alla revisione del voto di condotta, la riforma prevede anche un aggiornamento delle sanzioni disciplinari con la modifica dello Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR 249/1998). Il nuovo regolamento non si limiterà a prevedere l’allontanamento temporaneo dalla scuola, ma introdurrà misure più orientate alla rieducazione e alla cittadinanza attiva.
Gli studenti sospesi dovranno partecipare ad attività di cittadinanza solidale, svolgendo servizi presso enti convenzionati con le istituzioni scolastiche. Tuttavia, il CSPI ha segnalato che molte scuole potrebbero avere difficoltà nel trovare accordi con strutture disponibili ad accogliere gli studenti. La sfida per il Ministero sarà quindi quella di garantire il supporto necessario alle scuole affinché possano implementare queste nuove disposizioni in modo efficace.
Affinché la riforma diventi pienamente operativa, sarà necessaria la modifica del DPR 122/2009 relativo alla valutazione degli studenti e dello Statuto degli studenti e delle studentesse. Entrambi i provvedimenti dovranno essere adottati attraverso decreti del Presidente della Repubblica entro il 30 aprile 2025.
Dopo il via libera del CSPI, il Ministero dovrà ottenere anche il parere del Consiglio di Stato e, infine, l’approvazione definitiva da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Solo dopo questi passaggi, le nuove regole entreranno ufficialmente in vigore, segnando un cambiamento significativo nel sistema scolastico italiano.