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Voto in condotta: il Governo introduce nuove regole contro l’aumento di bullismo tra i giovani

Nuove regole sul voto in condotta per contrastare la violenza giovanile a scuola: sanzioni educative e impatto sugli esami per promuovere il rispetto.

Voto in condotta

L’aumento della violenza tra i giovani, dentro e fuori le scuole, ha spinto il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad adottare nuove misure per rafforzare l’autorità dei docenti e promuovere la responsabilità individuale. Il Ministro Giuseppe Valditara ha annunciato un cambiamento significativo nella valutazione del comportamento degli studenti, rendendo il voto in condotta un elemento determinante per la carriera scolastica.

Nuove regole per il voto in condotta: promozione a rischio

Nelle scuole medie, il voto in condotta ora influenzerà la media generale degli studenti. Chi otterrà un punteggio inferiore a sei decimi non potrà accedere alla classe successiva né sostenere l’esame di fine ciclo. Nelle scuole superiori, la stretta diventa ancora più severa: uno studente con un 5 in condotta dovrà ripetere l’anno, mentre chi otterrà un 6 sarà obbligato a superare un esame di recupero sui valori di cittadinanza. Inoltre, il comportamento degli ultimi tre anni inciderà sulla valutazione finale dell’esame di maturità, imponendo agli studenti ammessi con il minimo un elaborato sul tema da presentare durante il colloquio orale.

Sospensioni trasformate in attività educative

Il Ministero ha deciso di riformare anche il sistema delle sanzioni disciplinari. Invece di sospensioni tradizionali, spesso trascorse a casa senza effetti correttivi, gli studenti svolgeranno attività utili alla collettività scolastica. Chi riceverà sospensioni superiori ai tre giorni dovrà impegnarsi in iniziative sociali come il supporto a mense per i poveri o la manutenzione degli spazi scolastici. Questa scelta punta a rendere la punizione un’occasione di crescita e consapevolezza.

Un cambiamento culturale o solo un deterrente?

Il Governo non intende solo punire, ma educare le nuove generazioni al rispetto delle regole e alla responsabilità. Resta il dubbio se il voto in condotta riuscirà davvero a contrastare fenomeni come il bullismo o se rappresenterà solo un deterrente temporaneo. Molti docenti ritengono che senza un vero cambiamento culturale, queste misure potranno avere un impatto limitato. Il tempo dirà se questa riforma riuscirà a formare cittadini più rispettosi e consapevoli.

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