In caso di visita fiscale all’indirizzo sbagliato, il lavoratore ha 10 giorni di tempo per fornire una giustificazione valida. Le opzioni includono:
Se l’errore deriva dal lavoratore stesso, è essenziale comunicare immediatamente il nuovo indirizzo sia all’INPS che al datore di lavoro, fornendo eventuali documenti di supporto come un certificato di residenza aggiornato.
Per evitare problematiche legate all’indirizzo errato, il lavoratore deve verificare attentamente che i dati riportati nel certificato medico siano corretti. Alcuni consigli utili:
D: Quando bisogna rispettare le fasce di reperibilità?
R: Il lavoratore deve essere reperibile durante le fasce orarie previste: 10-12 e 17-19. Questi orari valgono anche nei giorni festivi.
D: Ci sono casi di esonero dalla visita fiscale?
R: Sì, l’esonero è concesso per patologie gravi che richiedono terapie salvavita o per invalidità civile superiore al 67%. Per i dipendenti pubblici, l’esonero si applica anche in caso di malattia riconosciuta come causa di servizio.
D: Cosa fare se l’indirizzo cambia durante la malattia?
R: Comunicare immediatamente la variazione all’INPS e al datore di lavoro, utilizzando i servizi online o tramite i canali ufficiali.
D: Quali sono le conseguenze per l’assenza ingiustificata?
R: In caso di assenza ingiustificata, l’indennità di malattia viene sospesa. Nei casi più gravi, il datore di lavoro può procedere al licenziamento.
Conoscere le regole e adottare misure preventive è fondamentale per evitare complicazioni legate alla visita fiscale e garantire il rispetto dei propri diritti.