Eppure, una Nota Ministeriale, pubblicata poco prima del termine ultimo di assunzione per l’a.s. 2024/25, di fatto taglia intenzionalmente centinaia di docenti vincitori abilitati entro i termini di legge posticipandone immotivatamente la stabilizzazione di un ulteriore anno scolastico dalla data di assunzione, e di addirittura ulteriori due anni scolastici, considerato che la nostra abilitazione rientra nel 2023/24.
La Nota MIM n. 202382 del 26 novembre 2024, infatti indica: “A norma dell’articolo 13, comma 2, e dell’articolo 18-bis, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, i docenti assunti con contratto a tempo determinato su posto comune nella scuola secondaria, in quanto vincitori del concorso bandito con DDG 2575 del 6 dicembre 2023 privi di abilitazione all’atto dell’assunzione, svolgeranno il periodo di prova e formazione dell’anno scolastico 2025/2026 a seguito dell’assunzione a tempo indeterminato, previo
conseguimento dell’abilitazione stessa”.
Tale Nota non tiene così conto delle tempistiche di assunzione e di conseguimento delle abilitazioni che lo stesso Ministero ha stabilito e poi prorogato fino a dicembre 2024, rispettivamente con DL n. 71/2024 e Nota MUR n.9171.
A sottolineare il paradosso in cui ci ritroviamo è la mail che parecchi di noi hanno ricevuto dal MIM a conclusione della procedura informatizzata di immissione in ruolo, riportante per oggetto Assunzione a Tempo Indeterminato, salvo poi leggere l’ottenimento di un contratto a TD ex art. 13, c. 2, ovvero ex art. 18-bis, c. 4, dlgs 59/17 presso l’Istituto scolastico scelto e assegnato.
Eppure, proprio l’art. 18 bis comma 4 del D.lgs. 59/2017 dispone che “i vincitori del concorso su posto comune, che vi abbiano partecipato (…) sottoscrivono un contratto annuale di supplenza con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’istituzione scolastica scelta e integrano i CFU/CFA, ove mancanti, per il completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale (…)
Con il superamento della prova finale del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, i vincitori conseguono l’abilitazione all’insegnamento di cui all’articolo 2-ter e sono, conseguentemente, assunti a tempo indeterminato e sottoposti al periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina la definitiva immissione in ruolo.”.
Si deduce quindi che avendo conseguito l’abilitazione, conseguentemente, dovremo essere assunti a tempo indeterminato e svolgere l’anno di prova.
Come è possibile allora che una Nota Ministeriale possa tagliare nel corrente a.s. centinaia di contratti a Tempo Indeterminato disciplinati dal Decreto-legge 59/2017?
È notizia recente che la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per la discriminazione subita dagli insegnanti precari; e di recente la stessa ha ricordato che il PNRR prevede una riforma progressiva del processo di selezione degli insegnanti, mirata a ridurre l’uso di contratti a tempo determinato nel sistema scolastico italiano; ciò sottolinea la gravità con cui noi Vincitori di concorso PNRR1 non abbiamo i riconoscimenti previsti in merito agli aspetti sopra esposti.
Ad oggi l’interrogazione parlamentare depositata a firma della deputata Rita Dalla Chiesa il 9 gennaio 2024 non ha avuto alcuna risposta; la proposta emendativa 9.05 nelle commissioni riunite V-VIII in sede referente riferita al C. 2184, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 29/01/2025, presentato in aggiunta all’art.9 del Decreto Emergenze risulta incomprensibilmente essere stata ritirata dagli stessi firmatari 24h ore prima della seduta di votazione del 14 febbraio 2024; il sostegno di tutte le sigle sindacali italiane e l’impegno di Onorevoli di Camera e Senato che si sono detti favorevoli a porre rimedio non è stato sufficiente per ottenere una risposta, una soluzione concreta.
Entro fine mese nelle scuole italiane prenderà avvio l’anno di prova, noi ne saremo ancora esclusi. Ma ancora la piattaforma INDIRE non è aperta, quindi saremmo in tempo per essere inclusi!
Chiediamo di porre rimedio con urgenza ai disequilibri prodotti fra vincitori dello stesso concorso e abilitati con il medesimo percorso e di applicare il DL 59/2017, certi che con ragionevolezza sia possibile trovare insieme una soluzione, pronti a difendere i nostri diritti ricorrendo alle Istituzioni che possano tutelarci.
I vincitori precari pnrr1