Il rinvio dell’anno di prova al 2025/2026 per alcuni vincitori, con conseguente allungamento dei tempi per l’immissione definitiva in ruolo.
L’estensione immotivata del vincolo triennale di sede a quattro anni, impedendo qualsiasi possibilità di mobilità per i docenti penalizzati.
Il ritardo nell’attivazione del contratto a tempo indeterminato, nonostante l’avvenuto conseguimento di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Conflitto con le normative e i principi costituzionali
La disparità introdotta dalla Nota MIUR appare incoerente con le norme vigenti e contraria al principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. In particolare:
Art. 13, comma 2, D.lgs. 59/2017: stabilisce che i docenti abilitati sono assunti a tempo indeterminato e sottoposti all’anno di prova, senza ulteriori rinvii immotivati.
DL 71/2024: consente le assunzioni in ruolo fino al 31 dicembre 2024, garantendo la possibilità di completare i percorsi abilitanti entro tale data.
Nota MIUR n. 9171: proroga la conclusione dei percorsi abilitanti a novembre/dicembre 2024, in coerenza con le tempistiche stabilite per le immissioni in ruolo.
La richiesta di intervento
Alla luce di quanto esposto, si chiede che:
Tutti i vincitori del concorso DDG 2575/2023 immessi in ruolo entro dicembre 2024, in conformità al DL 71/2024, e che conseguono l’abilitazione entro novembre/dicembre 2024, siano assunti a tempo indeterminato e sottoposti all’anno di prova nell’a.s. 2024/2025.
Sia garantito il principio di parità di trattamento tra tutti i docenti con requisiti omogenei, indipendentemente dalla data di pubblicazione delle graduatorie o dalla tempistica delle procedure informatizzate di immissione in ruolo.
Questa misura rappresenta una necessaria azione per sanare le disparità attualmente introdotte, garantendo equità e rispetto delle norme vigenti. Confidiamo nella vostra attenzione e sensibilità verso la questione esposta e restiamo in attesa di un riscontro positivo che possa risolvere questa situazione di evidente disparità.