lunedì, 14 Ottobre 2024
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Vigilanza sui diplomifici: la sentenza del TAR Campania ribalta le revoche di parità

Ecco gli sviluppi sulla chiusura del piano di vigilanza sui diplomifici e la recente sentenza del TAR Campania sulle revoche di parità.

Alla vigilia degli esami di maturità dell’estate scorsa, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato la conclusione del piano straordinario di vigilanza contro i diplomifici, dichiarando: “Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge. Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie.”

Questo piano ha mirato a contrastare il fenomeno dei “diplomi facili” e il turismo da diploma. I controlli hanno riguardato 70 scuole paritarie di II grado in Campania, Lazio e Sicilia. Le direzioni scolastiche regionali hanno già avviato le procedure per la revoca della parità in 47 di queste istituzioni.

La sentenza del TAR Campania: un colpo per il MIM

La recente sentenza n. 1835, pubblicata il 10 ottobre dal TAR Campania, sezione di Salerno, rappresenta un potenziale ostacolo per il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questa decisione potrebbe complicare ulteriormente le revoche di parità, poiché il TAR ha evidenziato un difetto di istruttoria e di motivazione da parte dell’USR.

Un istituto paritario di Salerno, dopo aver ricevuto il decreto di revoca per gravi irregolarità riscontrate durante le visite ispettive, ha ottenuto nel settembre scorso la sospensione cautelare del provvedimento. Il TAR ha confermato che l’USR non ha rispettato tutti i passaggi previsti dalla normativa per la revoca.

L’iter procedurale per la revoca

Secondo la sentenza, l’iter procedurale richiede che, dopo la comunicazione formale all’istituto sulle irregolarità riscontrate, ci sia un invito a far cessare la situazione irregolare entro 30 giorni. Solo successivamente l‘amministrazione può disporre la revoca del riconoscimento della parità scolastica.

Il TAR ha osservato che, nonostante l’USR avesse attivato formalmente il contraddittorio, non ha effettuato un accertamento concreto sulla regolarizzazione dell’istituto e non ha fornito una motivazione adeguata per le contestazioni mosse.

Conseguenze della sentenza

La sentenza del TAR ha stabilito che l’USR ha confermato i contenuti delle visite ispettive senza verificare le controdeduzioni presentate dall’istituto scolastico. Di conseguenza, il TAR ha annullato il provvedimento di revoca, affermando che l’amministrazione deve riesaminare la questione e ripartire dalla verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa.

Verso una soluzione normativa

La questione del controllo sui diplomifici richiede una soluzione legislativa. In questo contesto, rimane in sospeso il disegno di legge annunciato, di cui non si sono avute ulteriori notizie. Solo il Parlamento può fornire un quadro normativo chiaro e definitivo per affrontare questo fenomeno.

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