La letteratura per l’infanzia ha una storia ricca e sfaccettata, che attraversa secoli di trasformazioni culturali e sociali. Da semplice strumento di trasmissione di valori morali, essa si è evoluta in un universo di storie colorate e intricate, capaci di nutrire la fantasia e il pensiero dei più piccoli. Per lungo tempo, i bambini hanno appreso i primi rudimenti della vita attraverso fiabe popolari e racconti orali tramandati di generazione in generazione. Tuttavia, è solo a partire dal XVII secolo che nasce una vera e propria letteratura destinata ai giovani lettori, con autori e libri pensati specificamente per stimolare la loro immaginazione e accompagnarli nei primi passi verso la conoscenza del mondo.
Questo articolo si propone di esplorare i principali autori che, nei secoli, hanno plasmato la letteratura per l’infanzia, e come le loro opere, suddivise per periodi storici, abbiano accompagnato l’infanzia in un viaggio che va oltre il puro intrattenimento, diventando anche strumento educativo e pedagogico. Dalle fiabe morali di Charles Perrault e dei fratelli Grimm fino alle storie contemporanee di inclusione di autori come R. J. Palacio e J. K. Rowling, la letteratura per bambini è un campo in continua evoluzione, in cui le parole e le immagini si fondono per offrire insegnamenti, risate e, soprattutto, un rifugio sicuro in cui i bambini possono riflettere e crescere.
Esploreremo l’epoca dei precursori, passando per le narrazioni popolari che hanno influenzato generazioni, fino a giungere alle storie che oggi popolano le librerie e i tablet dei bambini. Questo viaggio, percorso attraverso secoli di cambiamenti sociali e pedagogici, ci aiuta a comprendere come la letteratura non sia solo divertimento o passatempo, ma uno strumento di sviluppo cognitivo ed emotivo che accompagna la crescita dei bambini, offrendo loro lezioni di vita e modelli di comportamento.
I Precursori della letteratura per l’infanzia (1600-1700)
- Charles Perrault (1628-1703): Il francese Perrault è considerato uno dei padri della letteratura per l’infanzia. Le sue fiabe, come “Cenerentola”, “Cappuccetto rosso” e “La bella addormentata”, pubblicate nella raccolta “I racconti di mamma Oca” (1697), sono narrazioni semplici ma pedagogiche, che introducono valori e morali.
- Giambattista Basile (1566-1632): In Italia, Basile scrive “Lo cunto de li cunti”, una raccolta di fiabe dialettali napoletane con uno stile particolare che influenzerà la letteratura europea. Le sue storie, pur rivolgendosi a un pubblico adulto, verranno adattate anche per i più piccoli.
Illuminismo e morale (1700-1800)
- Jean-Jacques Rousseau (1712-1778): Sebbene Rousseau non sia uno scrittore di narrativa, il suo saggio “Emilio o dell’educazione” (1762) ha influenzato profondamente la letteratura per bambini. Sosteneva che i libri dovessero essere adatti allo sviluppo naturale del bambino, promuovendo storie educative ma coinvolgenti.
- Maria Edgeworth (1768-1849): Autrice irlandese di storie morali, scrive opere come “The parent’s assistant” (1796), che hanno uno scopo educativo. I suoi racconti sono brevi storie che intendono insegnare virtù come l’onestà e la responsabilità.
Il romanticismo e le fiabe popolari (1800-1850)
- Fratelli Grimm (Jacob, 1785-1863 e Wilhelm, 1786-1859): Le loro raccolte di fiabe, come Fiabe per bambini e famiglie (1812), ripropongono storie popolari tedesche come “Biancaneve” e “Hansel e Gretel”. L’intento è preservare la tradizione orale, ma anche dare valore a storie con implicazioni morali forti.
- Hans Christian Andersen (1805-1875): Andersen si distingue per fiabe originali come “La Sirenetta”, “Il brutto anatroccolo” e “La piccola fiammiferaia”. Le sue storie combinano sensibilità morale e un sottile realismo psicologico, riflettendo temi profondi che insegnano empatia.
Epoca vittoriana e la nascita del fantasy (1850-1900)
- Lewis Carroll (1832-1898): “Alice nel paese delle meraviglie” (1865) è un esempio di narrativa surreale che esplora la fantasia infantile in un modo nuovo e rivoluzionario, usando giochi di parole e situazioni assurde che stimolano la creatività.
- Carlo Collodi (1826-1890): Collodi, con “Le avventure di Pinocchio” (1883), offre una storia ricca di lezioni morali e una visione della disobbedienza e del pentimento. Pinocchio è un romanzo che continua a educare sul valore della sincerità e della crescita.
Il XX secolo e la letteratura come educazione e intrattenimento (1900-1950)
- Beatrix Potter (1866-1943): Con “Le Avventure di Peter coniglio” (1902), Potter introduce un modo di raccontare realistico e al tempo stesso delicato che aiuta i bambini a esplorare il mondo animale in modo didattico ma divertente.
- A. A. Milne (1882-1956): “Winnie-the-Pooh” (1926) è una raccolta di storie semplici che esplorano le emozioni e le relazioni attraverso i personaggi. I libri di Milne sono amati perché promuovono temi di amicizia e accettazione.
- Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944): “Il piccolo principe” (1943) è una riflessione sulla vita e sull’amore, che trascende i confini della narrativa per bambini, eppure viene letto anche da loro per la sua semplicità simbolica.
La letteratura contemporanea: inclusività e valori moderni (1950-oggi)
- Dr. Seuss (1904-1991): Autore di “Il Grinch” (1957) e “Il gatto col cappello” (1957), Dr. Seuss introduce storie che stimolano il senso dell’umorismo e l’amore per la lettura attraverso rime accattivanti e personaggi indimenticabili.
- Roald Dahl (1916-1990): Dahl, con libri come “Matilde” (1988) e “La fabbrica di cioccolato” (1964), arricchisce la letteratura per l’infanzia con umorismo e avventura, usando temi che incoraggiano l’immaginazione e, al contempo, una sottile critica sociale.
- J. K. Rowling (1965-): La saga di “Harry Potter” (1997-2007) ha rivoluzionato la letteratura per l’infanzia moderna, rendendo accessibili temi di coraggio e lealtà e riaccendendo l’interesse globale per la lettura tra i giovani.
Narrativa per l’infanzia nel XXI Secolo: diversità e inclusione
- R. J. Palacio (1963-): “Wonder” (2012) racconta la storia di un ragazzo con una malformazione facciale, affrontando temi di inclusione e accettazione. Il romanzo è diventato una lettura scolastica molto diffusa per promuovere empatia e rispetto.
- Dav Pilkey (1966-): Con la serie di “Capitan Mutanda” e “”Dog Man”, Pilkey usa un tono umoristico per avvicinare i bambini alla lettura. Le sue storie enfatizzano la creatività e il pensiero indipendente, oltre a un senso di auto-ironia.
Conclusione: il valore pedagogico della letteratura per l’infanzia
La letteratura per bambini ha sempre avuto un ruolo pedagogico: trasmette valori e nozioni in maniera accessibile, educando e stimolando la crescita personale. Dalle fiabe antiche alle storie moderne, ogni autore ha contribuito con un proprio stile e una visione educativa che ha arricchito il bagaglio culturale di generazioni di lettori, rendendo la letteratura per l’infanzia uno strumento potentissimo per favorire un sano sviluppo emotivo e sociale nei bambini.
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