L’ordinanza introduce un criterio rigoroso per la valutazione del comportamento: se il consiglio di classe assegna un voto inferiore a 6, lo studente non sarà ammesso alla classe successiva, indipendentemente dai voti ottenuti nelle singole materie. Questa misura mira a responsabilizzare gli studenti e a promuovere un ambiente scolastico sereno e produttivo, dove il rispetto delle regole e degli altri sia considerato un valore fondamentale. Nel caso in cui il voto di comportamento sia pari a 6, è prevista la sospensione del giudizio e l’assegnazione di un elaborato sul tema della cittadinanza. La mancata presentazione o una valutazione insufficiente dell’elaborato comporteranno la non ammissione.
La nota del MIM fornisce alle scuole indicazioni operative per l’applicazione della nuova normativa, chiarendo gli aspetti relativi alla valutazione del comportamento, alla non ammissione e alla sospensione del giudizio. Il Ministero sottolinea l’importanza di una valutazione trasparente e oggettiva, basata su criteri condivisi e comunicati agli studenti e alle famiglie. La nuova normativa sollecita le scuole a rafforzare l’azione educativa e a promuovere la crescita di cittadini responsabili e consapevoli.