Dal 2024, i presidi saranno classificati in base a una scala di quattro livelli:
Questo punteggio influenzerà la retribuzione di risultato, attualmente pari al 7-8% dello stipendio complessivo, e sarà stabilito in sede di contrattazione integrativa.
Durante l’incontro, il ministro ha affrontato anche il tema della reintroduzione del latino nella scuola secondaria di primo grado. Ha motivato questa scelta spiegando che il latino aiuta a comprendere meglio l’italiano e ha citato il filosofo Leibniz, secondo cui “nulla è più logico del dibattito dei giuristi romani”. Valditara ha inoltre menzionato Antonio Gramsci, che considerava lo studio del latino un esercizio utile per la formazione del pensiero critico.
La reintroduzione del latino nelle scuole medie è prevista per l’anno scolastico 2026/2027, poiché sarà necessario tempo per l’aggiornamento dei libri di testo. Secondo il ministro, questa decisione avrà un ampio consenso, in quanto conoscere il latino migliora la capacità espressiva e recupera la serietà nell’apprendimento.