Valutazione degli alunni, Giannelli (ANP): ‘No ai mezzi voti, si torni al voto intero’

La proposta di ANP sulla valutazione sta facendo discutere il mondo della scuola: si vorrebbero abolire i mezzi voti in luogo di quelli interi

Sindacati
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Occorre cambiare il metodo di valutazione degli alunni, ritornando ai voti interi. A lanciare la proposta il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ANP, Antonello Giannelli. L’attuale valutazione, secondo Giannelli rappresenterebbe una pratica infelice oltre che ambigua soprattutto per gli studenti.

La proposta di Giannelli sulla valutazione diventa un suggerimento per gli iscritti ANP

Non sarebbe solo una proposta, ma si tratterebbe infatti di una vera e propria raccomandazione rivolta a tutti gli scritti al sindacato nazionali dei presidi. La notizia è stata segnalata in queste ore da “La Repubblica” e trova fondamento in altre opinioni registrate in queste ore da parte di altri illustri rappresentanti dei sindacati dei Dirigenti Scolastici, come per esempio l’Andis.

Secondo Giannelli, assegnare i voti in decimali, mediante i mezzi punti o peggio ancora con il “+” o con il ““ sarebbe di fatto una prassi oramai parecchio consolidata ma abbastanza infelice, peraltro non compendiata da nessuna normativa specifica. Non solo, ma per gli studenti tale pratica risulterebbe assolutamente ambigua oltre che tendenziosa.

Più nello specifico, una simile procedura complicherebbe la comunicazione tra la scuola, gli studenti e le famiglie, procurando spesso allo studente – a detta di Giannelli – un senso di incertezza e di insicurezza sulla ‘prestazione didattica’ effettuata.

Valutazione degli alunni: le dichiarazioni dei Presidenti ANP e Andis sulla valutazione con numeri interi

In realtà, – spiega il Presidente ANP – per attuare seriamente e concretamente una valutazione formativa occorrono una vera didattica per competenze e un effettivo coinvolgimento dello studente”.

Dello stesso parere anche la presidente Andis, Paola Bortoletto, la quale a tal proposito dichiara che i formatori nell’atto della valutazione, avendo a disposizione 10 valori di una scala valutativa riconducibile e dei criteri qualitativi, questi sarebbero più che sufficienti. In ogni caso – secondo la presidente Andis – deve guardare ad un sistema valutativo che formi e che non punisca lo studente.

C’è chi è contrario alla proposta di Giannelli: “I mezzi voti consentono di fotografare meglio i progressi dello studente”

“Sono favorevolissimo ai mezzi voti”, lo dichiara Guglielmo La Cognata, un docente di Storia e Filosofia che insegna al liceo classico Spedalieri di Catania. Lo stesso insegnante catanese spiega perché sarebbe giusto valutare gli studenti con i mezzi voti: “Consentono una fotografia della realtà più accurata, capace di cogliere maggiormente le sfumature e di esprimere meglio i progressi dello studente. Abolire i mezzi voti sarebbe come disegnare un bel paesaggio con un solo colore nella tavolozza”.

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