Valditara ha poi illustrato l’impegno dell’Italia, attraverso il PNRR, per migliorare le infrastrutture scolastiche con aule digitali e laboratori innovativi basati sull’intelligenza artificiale (IA). Ha evidenziato la necessità di un uso equilibrato delle tecnologie, sostenendo che “l’uso eccessivo degli smartphone nella scuola materna e primaria è dannoso per lo sviluppo cognitivo e per l’apprendimento”. Inoltre, ha annunciato una sperimentazione sull’uso dell’IA per personalizzare l’istruzione, migliorare i risultati scolastici e supportare studenti con disabilità attraverso strumenti e contenuti inclusivi.
Durante il secondo Round di discussione, dedicato all’apprendimento permanente nell’era dell’IA, il Ministro ha spiegato l’approccio italiano e le opportunità educative, anche in collaborazione con le imprese. “Viviamo un paradosso: i giovani faticano a entrare nel mondo del lavoro, mentre le aziende non trovano personale con competenze adeguate“. Per risolvere questa criticità, Valditara ha presentato il progetto Scuola 4.0, che trasformerà circa 100.000 classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi, e prevede la creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro in ogni scuola superiore.
Il Ministro ha anche sottolineato il ruolo chiave dell’IA nello sviluppo dei percorsi di istruzione tecnica e professionale, promuovendo l’acquisizione di competenze STEM e informatiche, con un’attenzione particolare all’uso etico dell’IA generativa. Ha inoltre menzionato la riforma delle Accademie ITS, che offriranno percorsi post-secondari per formare specialisti in IA, in stretta collaborazione con le imprese.
Nel corso del Dialogo Ministeriale organizzato dall’UNICEF, Valditara ha evidenziato la necessità di adottare nuovi modelli educativi capaci di garantire un apprendimento personalizzato. A tal proposito, è stato avviato un progetto pilota italiano che coinvolge 15 scuole secondarie in quattro regioni. La sperimentazione, della durata di due anni, utilizzerà software per personalizzare l’apprendimento nelle materie STEM e nelle lingue straniere. L’Istituto Invalsi valuterà i risultati per decidere l’eventuale estensione del programma a livello nazionale entro il 2026.
Nonostante il potenziale dell’IA, Valditara ha ribadito che “gli insegnanti rimangono al centro del processo educativo”.
In conclusione, il Ministro ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale in ambito educativo, soprattutto con i Paesi africani, grazie al supporto delle organizzazioni internazionali e alla collaborazione con le imprese digitali, che dovrebbero lavorare insieme ai responsabili politici.
A margine degli eventi, Valditara ha avuto incontri con Kevin Kells, Direttore Generale di Google for Education, Stefania Giannini, ADG dell’UNESCO, Conrad Sakey, Ministro dell’Istruzione della Sierra Leone, Lacina Koné, CEO di Smart Africa, Yevhen Kudriaverz, Vice Ministro dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina, e Mulambo Haimbe, Ministro dell’Istruzione dello Zambia.
Oggi, rappresentando il governo italiano, il Ministro Valditara ha partecipato all’apertura dell’Assemblea Generale, durante la sessione plenaria del Vertice per il Futuro, dove saranno adottati il Patto per il Futuro, il Global Digital Compact e la Dichiarazione per le Generazioni Future.