Il Ministro Bernini ha sottolineato la necessità di equiparare l’offerta formativa delle università telematiche e tradizionali, eliminando disuguaglianze. Dopo la pandemia, gli atenei telematici hanno registrato una forte crescita, ma il rischio di abbassamento degli standard ha spinto il Ministero a intervenire.
“Nessun privilegio, nessuno sconto. Il nostro obiettivo è che tutti gli studenti ricevano la stessa qualità formativa, a prescindere dalla modalità di erogazione. Stiamo contrastando le ‘finte università’ con azioni legali e regolamentando il sistema per garantire serietà e trasparenza”, ha dichiarato il Ministro.
Un’altra innovazione chiave del decreto riguarda il rapporto studenti-docenti per i corsi erogati prevalentemente a distanza. La modifica consentirà:
Questa disposizione è particolarmente importante per garantire che la crescita delle iscrizioni nelle università telematiche non comprometta l’efficienza del sistema.
L’introduzione di regole uniformi rappresenta un cambio di passo per il settore dell’Alta Formazione in Italia. Da un lato, le università telematiche si vedranno equiparate alle presenziali in termini di requisiti e standard; dall’altro, gli studenti beneficeranno di una maggiore tutela della qualità formativa, indipendentemente dal tipo di ateneo scelto.
Con l’obiettivo dichiarato di formare i “professionisti del domani”, il decreto Bernini pone le basi per una didattica innovativa ma regolamentata, in grado di rispondere alle esigenze del presente senza rinunciare alla qualità e all’eccellenza che il settore universitario italiano deve garantire.