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Università Telematiche, arriva la stretta: le novità dal Decreto Bernini

Le novità previste nel Decreto Bernini che riguardano le Università Telematiche. Molti cambiamenti in arrivo: 20% di lezioni in presenza e 40% sincrone

La ministra Anna Maria Bernini

Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), sotto la guida della ministra Anna Maria Bernini, sta per introdurre una regolamentazione più stringente per le università telematiche. Il cosiddetto Decreto Bernini è pronto per essere firmato e apporterà importanti novità per gli atenei online. La finalità di questo provvedimento è garantire standard di qualità all’altezza delle università tradizionali.

Università Telematiche: numero di studenti per insegnante

Uno dei requisiti più significativi riguarda il rapporto tra studenti e docenti nelle università telematiche, che attualmente è molto sbilanciato. Nelle università tradizionali c’è un insegnante ogni 28 studenti, mentre nelle telematiche si arriva a uno ogni 384 studenti. Con il nuovo decreto, il rapporto dovrà essere ridotto a un docente ogni 192 studenti, rendendo l’offerta formativa più sostenibile e di qualità.

Attività formative in presenza (20%) e lezioni sincrone (40%) con la supervisione di Anvur

Un’altra novità introdotta dal Decreto Bernini riguarda l’obbligo per le università telematiche di garantire almeno il 20% delle lezioni in presenza. Inoltre, almeno il 40% delle lezioni online dovrà essere sincrono, ossia in diretta, per migliorare l’interazione tra studenti e docenti. Anche gli esami dovranno essere svolti in presenza, tranne in casi eccezionali.

Con il nuovo provvedimento, l’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) avrà un ruolo centrale nel monitorare e garantire che le università telematiche rispettino i nuovi requisiti. Questo rafforzerà la qualità dell’offerta formativa degli atenei digitali.

Le dichiarazioni della Ministra Bernini

Durante un question time alla Camera, la ministra Anna Maria Bernini ha sottolineato l’importanza di mantenere alti standard educativi, affermando: “L’intelligenza artificiale deve essere governata dall’uomo. Puntiamo a offrire una formazione di qualità sia nelle università tradizionali che in quelle telematiche”. La ministra ha ribadito che l’obiettivo principale è offrire a tutti gli studenti, indipendentemente dalla modalità di erogazione, le stesse opportunità educative.

La proposta di Legge di AVS sulle Università Telematiche

Un’ulteriore proposta di legge, presentata da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), prevede che entro 12 mesi tutte le università telematiche dovranno trasformarsi in enti senza scopo di lucro. Inoltre, i criteri di accreditamento per le università telematiche e quelle pubbliche saranno parificati, garantendo così una maggiore equità e trasparenza nel sistema universitario italiano.

Non siamo contrari agli atenei da remoto, ma siamo convinti che servano criteri e limiti mentre il governo taglia finanziamenti al pubblico e fa strada al privato con fini di lucro”, ha spiegato la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti, così come riportato dall’agenzia stampa ‘Ansa’.

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