lunedì, 24 Marzo 2025
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Università svelate? Mobilitazione nazionale contro precarietà e tagli il 20 marzo 2025

Mobilitazione nazionale il 20 marzo 2025 contro precarietà e tagli all’università pubblica. Assemblee, lezioni in piazza e proteste in tutta Italia.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte dell’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia (ADI), che annuncia la Giornata nazionale di mobilitazione del 20 marzo 2025. In oltre venti città universitarie italiane, ricercatori, dottorandi e studenti scenderanno in piazza per denunciare la precarizzazione del personale accademico, i tagli ai finanziamenti e la progressiva erosione del diritto allo studio. In contrasto con le celebrazioni istituzionali della “Giornata Nazionale delle Università“, le mobilitazioni intendono gettare luce sulla realtà del sistema universitario italiano e chiedere un’inversione di rotta nelle politiche di finanziamento e reclutamento.

Università svelate? Gettiamo la maschera a precariato e sfruttamento nelle università con la Giornata nazionale di mobilitazione del 20 marzo 2025

Roma, 19 marzo 2025 – L’ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia aderisce e partecipa alle mobilitazioni in oltre venti città universitarie italiane del 20 marzo 2025, promosse dagli Stati di agitazione dell’università e dalle assemblee precarie sorte in tutta Italia. Questa giornata sarà un momento cruciale di mobilitazione in difesa dell’università pubblica e contro le politiche di precarizzazione del settore promosse dalla Ministra Anna Maria Bernini e dal Governo Meloni.

Mentre il Ministero dell’Università e della Ricerca, insieme alla CRUI e all’ANCI, celebra la Giornata Nazionale delle Università con l’evento Università Svelate, la realtà accademica quotidiana racconta una storia ben diversa fatta di tagli ai finanziamenti, condizioni di lavoro sempre più precarie e una progressiva erosione del diritto allo studio. Le celebrazioni istituzionali volute dalla CRUI col benestare della Ministra Anna Maria Bernini non possono nascondere l’insoddisfazione crescente di chi vive l’università sulla propria pelle. Vanno gettate le maschere del sistema universitario, che si regge sul 40% di lavoratori precari e sul suo strutturale sottofinanziamento.

Le mobilitazioni del 20 marzo intendono denunciare le seguenti criticità:

  • Il taglio di 1,2 miliardi di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) nel periodo 2024-2027, che compromette il futuro della ricerca e della didattica;
  • La precarizzazione crescente del personale accademico, con il DDL 1240 sul preruolo universitario che introduce percorsi di carriera sempre più instabili;
  • La riduzione del diritto allo studio, che rende l’accesso all’istruzione superiore sempre più elitario e dipendente dalle condizioni economiche degli studenti;
  • La progressiva trasformazione dell’università in un servizio funzionale agli interessi privati, piuttosto che in un’istituzione pubblica al servizio della società.

In risposta a questa situazione, il 20 marzo in tutta Italia si terranno assemblee, lezioni in piazza, presìdi e altre iniziative simboliche per ribadire la necessità di un’università pubblica, inclusiva e libera da logiche di mercato.

Toolkit riassuntivo

Cosa succede il 20 marzo?

  • Mobilitazioni in tutta Italia promosse dagli Stati di agitazione dell’università, con il sostegno di ADI e altre organizzazioni accademiche.
  • Proteste contro i tagli al finanziamento universitario e la precarizzazione del personale accademico.
  • Assemblee, lezioni in piazza e presìdi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi del settore.

Principali rivendicazioni

  • Ritiro del DDL 1240Bernini” sul preruolo universitario.
  • Maggiori investimenti nella ricerca e nella didattica pubblica.
  • Misure straordinarie per garantire la stabilizzazione dei ricercatori precari e il diritto allo studio per tutti gli studenti.

Dove si terranno le iniziative?
In tutte le principali città italiane (oltre venti realtà sedi di città universitarie). Di seguito una selezione delle principali mobilitazioni (in aggiornamento):

  • Torino: Flash mob, assemblee e aperitivo precario.
  • Milano Bicocca: Lezioni in piazza e consegna di una lettera aperta alla Rettrice/Presidente della CRUI Giovanna Iannantuoni.
  • Bari: lezioni in piazza di ricercatori precari.
  • Bologna: spazio di agitazione permanente.
  • Padova: Sit-in nei dipartimenti e assemblea pubblica.
  • Roma: Lezioni all’aperto nei tre atenei e assemblea cittadina.
  • Napoli: Tour delle “rovine universitarie” per denunciare il degrado del sistema accademico.
  • Pisa: lezioni in piazza
  • Perugia: assemblea e sit in davanti al Rettorato

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