La proposta di legge, approvata dalla Commissione Istruzione del Senato, è ora in attesa di passare in Aula e alla Camera. “Viene abolito il test con le domande schizofreniche e valutazioni estemporanee,” ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità, sottolineando che i dettagli verranno definiti attraverso una legge delega.
Il disegno di legge intende riorganizzare il sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità per gli Atenei e per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’obiettivo è garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite e non su un singolo test.
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito questo cambiamento un “passo storico” per garantire a tutti l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico.
“Abbiamo già aumentato i posti disponibili e, con questa riforma, eliminiamo il numero chiuso e i test d’ingresso per il primo anno, sostituendoli con un semestre filtro,” ha dichiarato. Questo nuovo sistema punta a supportare le aspirazioni degli studenti e assicurare una formazione di alta qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza.