La polemica si inserisce in un contesto già controverso per l’Università di Catania, che in passato è stata coinvolta nell’inchiesta “Università Bandita”. Questa indagine ha visto 45 persone tra rettori, docenti e funzionari, accusate di reati come turbativa d’asta, falso ideologico e corruzione. In passato infatti anche il Dipartimento di Scienze Umanistiche è stato coinvolto in queste vicende giudiziarie, con accuse di favoritismi e irregolarità nell’assegnazione di cattedre.
La vicenda del dottorato di ricerca vinto da Teresa Cunsolo mette in luce le delicate questioni legate alla trasparenza e alla correttezza dei concorsi universitari. Sebbene non ci siano violazioni legali evidenti, il caso mette in luce un potenziale conflitto di interesse che ha suscitato reazioni critiche e forti perplessità, mettendo nuovamente sotto i riflettori l’etica e la gestione interna dell’Università di Catania.