Il compenso per i tutor sarà compreso tra un minimo di 1.589,68 euro lordo Stato e un massimo di 2.725,16 euro lordo Stato, secondo quanto stabilito dalla contrattazione integrativa scolastica. Tuttavia, oltre a questa retribuzione, i tutor potranno beneficiare di un ulteriore compenso proveniente dai Fondi POC “Per la Scuola” 2014-2020.
Questi fondi saranno assegnati in base alle ore effettivamente dedicate ai moduli formativi di orientamento, che includeranno attività a favore di studenti con fragilità specifiche o necessità particolari. Le istituzioni scolastiche potranno attivare percorsi di orientamento della durata di 30 ore, utilizzando progetti precompilati e personalizzabili disponibili sulla piattaforma dell’Unità di Missione per il PNRR.
Ogni istituzione scolastica dovrà garantire la presenza di almeno un orientatore. Questa figura, con una retribuzione fissa di 1.500 euro lordo Stato, avrà il compito di supportare gli studenti nella scelta del percorso scolastico e professionale, seguendo le Linee Guida per l’orientamento definite dal decreto ministeriale n. 328/2022.
L’orientatore sarà centrale nell’implementazione delle strategie di orientamento scolastico, soprattutto in un contesto in cui il mercato del lavoro richiede sempre più competenze specifiche e una chiara visione delle opportunità formative.
Per agevolare l’adozione di queste misure, il Ministero prevede procedure semplificate per la presentazione dei progetti di orientamento. Le scuole avranno accesso a una piattaforma digitale con bozze di progetti già predisposti, che potranno essere personalizzati in base alle esigenze specifiche degli studenti e del contesto territoriale.
Questa nuova organizzazione mira a rafforzare il ruolo della scuola come punto di riferimento nella formazione e nell’orientamento, offrendo un supporto mirato e personalizzato per ogni studente. La combinazione di tutor e orientatori rappresenta un passo importante verso un’istruzione più inclusiva e orientata alle sfide future.