La tredicesima mensilità di Dicembre 2024 per insegnanti e personale ATA sembra essere motivo di delusione per molti lavoratori del comparto scuola. A differenza del 2023, quando il cedolino di Dicembre aveva rappresentato una gradita sorpresa, quest’anno gli importi risultano decisamente inferiori. Analizziamo dunque quali sono le ragioni che stanno dietro questa notevole differenza tra i due emolumenti.
Confronto Tredicesima mensilità Dicembre 2023/2024: perchè si riduce l’importo?
L’importo della Tredicesima mensilità 2024, già visibile nell’area riservata di NoiPA, è considerato da molti inferiore rispetto a quello del 2023. Tuttavia, è importante sottolineare che il confronto diretto con l’anno precedente può risultare fuorviante.
Nel 2023, infatti, gli stipendi di dicembre erano stati influenzati positivamente da un anticipo del rinnovo contrattuale. Questo anticipo era stato erogato in forma di una tantum, aumentando notevolmente l’importo totale percepito. Secondo quanto comunicato da NoiPA all’epoca, tale somma eccezionale era stata calcolata come 6,7 volte l’indennità annua di vacanza contrattuale, prevista dal DL n. 165/2001.
Questa situazione straordinaria, però, non si ripeterà nel 2024. Di conseguenza, l’assenza di questo emolumento spiega la riduzione percepita nei compensi di Dicembre 2024 rispetto all’anno precedente.
Bonus Natale 2024: un piccolo sollievo, ma solo per alcune famiglie
Per alcuni lavoratori, la tredicesima mensilità 2024 sarà parzialmente compensata dal cosiddetto Bonus Natale, introdotto come misura di supporto economico per i nuclei familiari in possesso di specifici requisiti.
Requisiti per ottenere il Bonus Natale:
- Reddito annuo: Non superare i 28.000 euro complessivi, escludendo la prima casa e le relative pertinenze.
- Requisiti familiari: Avere almeno un figlio fiscalmente a carico e un coniuge a carico, oppure essere un genitore single con un figlio a carico.
- Capienza fiscale: L’imposta lorda sul reddito deve superare le detrazioni per lavoro dipendente, come previsto dall’articolo 13 del TUIR.
Chi rispetta questi parametri potrà beneficiare di un bonus fino a 100 euro, una cifra che, seppur modesta, potrebbe aiutare ad affrontare le spese natalizie.
La tredicesima mesilità 2023 conteneva un anticipo contrattuale (una tantum) dovuto al rinnovo CCNL 2019/21
È fondamentale chiarire che la tredicesima 2023 rappresentava una situazione eccezionale, e non la norma. L’erogazione di una tantum legata al rinnovo contrattuale aveva garantito una mensilità di dicembre più generosa rispetto agli standard. Nel 2024, non essendo previsto alcun anticipo contrattuale, l’importo visibile sull’area NoiPA riflette esclusivamente la regolare tredicesima senza aggiunte straordinarie.
Questa differenza strutturale è la principale responsabile della percezione di un calo nei compensi. Consultare i dati attuali senza tener conto di tali variazioni può portare a interpretazioni errate.
Non sono presenti tagli nella tredicesima mensilità del 2024
La riduzione della tredicesima 2024 rispetto al 2023 non è dovuta a tagli o penalizzazioni dirette, ma all’assenza di un’eccezione finanziaria presente lo scorso anno. Sebbene alcune famiglie possano trovare sollievo nel Bonus Natale, la sensazione generale di una mensilità ridotta resta evidente.
Per comprendere meglio la propria situazione, si consiglia di consultare con attenzione il cedolino quando sarà disponibile su NoiPA e di verificare eventuali bonus o agevolazioni spettanti per il periodo natalizio.
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