Il caso di Novara mette in evidenza un problema crescente: sempre meno docenti sono disposti ad assumere il ruolo di accompagnatori durante le gite. Le principali cause di questa tendenza includono:
Le scuole devono seguire precise normative per organizzare le gite scolastiche. Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto stabiliscono i criteri generali per l’effettuazione delle uscite didattiche.
Il rapporto raccomandato tra accompagnatori e studenti è generalmente di 1 docente ogni 15 alunni, con la possibilità di aggiungere ulteriori accompagnatori in caso di necessità particolari.
Un altro aspetto cruciale riguarda la sicurezza dei trasporti. Il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha introdotto controlli più rigorosi su autobus e autisti incaricati dei viaggi scolastici. Sebbene questi controlli non siano obbligatori, molte scuole li adottano per ridurre i rischi.
Per evitare che i viaggi d’istruzione diventino un ricordo del passato, è necessario adottare soluzioni che incentivino i docenti ad accettare il ruolo di accompagnatori. Alcune strategie possibili includono:
I viaggi scolastici sono un’importante occasione di crescita e apprendimento, ma per garantirne la continuità è necessario un impegno congiunto da parte di istituzioni, scuole e famiglie. Solo con una migliore gestione e un maggiore supporto ai docenti, le gite potranno continuare a essere un’esperienza formativa irrinunciabile per gli studenti.