Titoli di preferenza, diritto di riserva dei posti, e diritto alla scelta, spesso confusi ma talvolta coesistenti, con questo articolo vi proponiamo una spiegazione dei tre distinti diritti regolati dalle leggi.

Titoli di preferenza

In tutti i concorsi pubblici sono previsti titoli di preferenza, che includono diverse casistiche come i figli o aver prestato servizio per almeno un anno alle dipendenze dell’amministrazione che bandisce il concorso. Tra questi titoli rientra anche l’invalidità civile personale. Questi titoli di preferenza fanno prevalere, a parità di punteggio, il candidato che li possiede.

I titoli di preferenza operano esclusivamente a parità di punteggio e incidono solo sulla graduatoria. Di norma, tali indicatori sono visibili nell’ultima colonna delle graduatorie. In caso di parità di punteggio e titoli, prevale il candidato più giovane di età. La dichiarazione dei titoli di preferenza deve essere fatta all’atto dell’inserimento nelle graduatorie.

Diritto di riserva di posti (Legge 12 marzo 1999 n. 68) per le ‘categorie protette’

Questo diritto riguarda il conferimento dei contratti di supplenza al 31 agosto e al 30 giugno, conferiti da GAE (Graduatorie ad Esaurimento) e GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze). La Legge 68/1999 obbliga i datori di lavoro pubblici e privati ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle “categorie protette”.

Questi lavoratori si dividono in “disabili” (che hanno diritto al 7% dei posti) e “altre categorie” (che hanno diritto all’1% dei posti). Tra i beneficiari di questa legge, il caso più comune è quello degli invalidi civili con una percentuale di invalidità pari o superiore al 46% e iscritti nelle liste di collocamento.

Per beneficiare di questo diritto, è necessario verificare in ogni provincia, per ogni classe di concorso e profilo professionale, tramite gli appositi tabulati messi in linea dal sistema informativo, che le aliquote previste per le due categorie (invalidi: 7% riserva N; orfani 1% riserva M) non siano sature.

Si calcola il numero degli occupati, si applicano le suddette aliquote e da tale numero si detraggono i posti eventualmente già ricoperti dal personale beneficiario delle norme sulle assunzioni obbligatorie.

Diritto alla scelta prioritaria della sede (Legge 104/1992)

Gli aspiranti con disabilità personale (art. 21 e art. 33 comma 6 della Legge 104/1992) o che assistono persone con disabilità grave (art. 33 comma 5 e 7 della Legge 104/1992) hanno diritto alla scelta prioritaria della sede per le supplenze al 31 agosto e 30 giugno conferite da GAE e GPS. Questo diritto opera esclusivamente se il candidato rientra nelle posizioni utili per le nomine.

Ad esempio, se sono disponibili 30 posti per le assunzioni e una persona si trova in posizione 30, sceglierà per prima rispetto agli altri 29 anche se il suo punteggio è inferiore; se invece la persona si trova al 31° posto, non avrà alcuna precedenza e non verrà nemmeno assunta, semplicemente perché non rientra nel contingente dei nominati.

La priorità nella scelta della sede non può essere utilizzata per ottenere posti di maggiore durata giuridica e consistenza economica. Coloro che beneficiano della precedenza per assistenza a un parente o affine in situazione di gravità devono prioritariamente scegliere la sede di servizio nel comune di residenza della persona da assistere o, in assenza del posto, in un comune limitrofo secondo le tabelle di viciniorità.

Chi beneficia della precedenza per disabilità personale può scegliere su tutto il territorio della provincia.

Dichiarazione dei diritti

  • I titoli di preferenza (invalidità civile personale) e i titoli di riserva (Legge 68/1999) vanno dichiarati in occasione dell’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze, entro il 10 giugno 2024;
  • Il possesso della Legge 104 personale e/o per l’assistenza a persona con disabilità grave può essere dichiarato ogni anno al momento della presentazione della domanda per il conferimento delle supplenze da GPS/GAE al 30 giugno/31 agosto (domanda delle 150 preferenze).

La comprensione e l’applicazione corretta di questi diritti regolati è fondamentale per garantire trasparenza ed equità nel conferimento delle supplenze e nelle assunzioni nel settore pubblico. Ogni candidato deve dichiarare tempestivamente i propri diritti e titoli per beneficiare delle prerogative previste dalle normative vigenti.

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