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Tirocini di Inclusione Sociale per beneficiari dell’assegno: opportunità e requisiti

Scopri i tirocini di inclusione sociale per i beneficiari dell'Assegno di Inclusione. Opportunità, requisiti e modalità di attivazione.

Inclusione sociale

I tirocini di inclusione sociale rappresentano uno strumento fondamentale per favorire l’autonomia e l’inclusione di persone in difficoltà socio-economica, come i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI). Questi percorsi consentono di fornire un supporto personalizzato attraverso attività pratiche che mirano al miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti coinvolti. Di seguito, tutte le informazioni per accedere a queste opportunità, i requisiti e le modalità di attivazione.

Cosa sono i tirocini di Inclusione Sociale?

I tirocini di inclusione sociale, regolati dall’art. 7, comma 1, lettera c) del d.lgs. 147/2017, sono percorsi mirati all’inclusione, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione. Questi tirocini sono attivabili in favore di individui non immediatamente impiegabili nel mercato del lavoro e che partecipano ai Piani per l’Inclusione Sociale (PaIS). Si rivolgono principalmente ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione o a persone in condizioni economiche simili.

Chi può attivare i tirocini di Inclusione Sociale?

I tirocini sociali possono essere attivati esclusivamente dai servizi sociali. Sono indirizzati ai beneficiari dell’ADI che, in base alla valutazione, non possono partecipare alle normali attività lavorative previste dal Patto per l’Inclusione Sociale.

Requisiti economici per l’attivazione

Per attivare un tirocinio di inclusione sociale non viene richiesto di presentare l’ADI-Com esteso, a differenza di quanto accade per i tirocini formativi e di orientamento attivati dai servizi per il lavoro. Tuttavia, è essenziale sottolineare che l’indennità correlata ai tirocini di inclusione sociale non incide sul reddito complessivo per la determinazione del diritto all’Assegno di Inclusione.

Regolamentazione del reddito familiare

Secondo l’art. 2, comma 2, lettera b), punto 2 del decreto legge 48/2023, convertito nella legge 85/2023, per determinare la condizione economica del nucleo familiare, il reddito familiare viene calcolato escludendo i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE. Pertanto, i tirocini di inclusione sociale, non essendo considerati trattamenti assistenziali sottoposti alla prova dei mezzi, non contribuiscono a superare la soglia di reddito per l’assegno.

Comunicazioni obbligatorie e categorie da utilizzare

Le aziende ospitanti devono prestare particolare attenzione alla corretta comunicazione della natura del tirocinio nelle Comunicazioni Obbligatorie (CO). Per identificare i partecipanti ai tirocini di inclusione sociale, occorre utilizzare la categoria “09 – Persona presa in carico dai servizi sociali e/o sanitari”. Un’errata comunicazione potrebbe comportare la sospensione del beneficio.

Tirocini di inclusione sociale e altri nuclei familiari

Oltre ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione, anche individui o nuclei familiari con attestazione ISEE inferiore a 9.360 euro possono accedere ai tirocini di inclusione sociale, purché sia presente una presa in carico sociale. Questo supporto viene attivato dai servizi sociali per rispondere a bisogni complessi, identificando percorsi personalizzati di accompagnamento verso l’autonomia.

Risorse disponibili e quota servizi del fondo povertà

Le risorse della Quota Servizi del Fondo Povertà, assegnate per gli anni 2018-2023 e ancora non utilizzate, possono essere destinate a sostenere i beneficiari dell’Assegno di Inclusione e altri individui in difficoltà economica. Questi fondi potranno essere utilizzati anche per finanziare i tirocini di inclusione sociale.

I tirocini di inclusione sociale rappresentano una preziosa opportunità per favorire l’integrazione e il miglioramento delle condizioni di vita di chi si trova in difficoltà economica e sociale. Attraverso il supporto dei servizi sociali e una corretta comunicazione tra enti e aziende ospitanti, questi percorsi possono offrire un vero e proprio trampolino verso l’autonomia.

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