giovedì, Settembre 19, 2024
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TFR dei lavoratori nei Fondi Pensione Complementari: cosa cambia

Tra le ipotesi per evitare il ritorno della Legge Fornero, quella di destinare parte del TFR dei lavoratori ai fondi pensione complementari.

TFR dei lavoratori nei Fondi Pensione Complementari – A partire da settembre, il governo italiano riprenderà i lavori sulla riforma delle pensioni, con l’obiettivo di evitare il ritorno alla Legge Fornero.

Tra le diverse ipotesi in discussione, una proposta interessante arriva dal sottosegretario leghista al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon: destinare una parte del TFR dei lavoratori ai fondi pensione complementari. Questa mossa rilancerebbe una forma di previdenza già proposta nel 2006.

Pensione: parte del TFR dei lavoratori nei Fondi Pensione Complementari

La proposta di Claudio Durigon prevede che una quota del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), pari al 25%, venga destinata ai fondi pensione complementari, a meno che il lavoratore non si opponga esplicitamente entro un determinato periodo.

Secondo la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, questo periodo potrebbe essere di sei mesi. Calderone ha dichiarato durante il Meeting di Rimini che “una riapertura di un semestre di silenzio-assenso è necessaria, poiché la previdenza complementare non è stata ben spiegata e compresa, soprattutto dalle giovani generazioni.”

Rilancio della previdenza complementare: le intenzioni del Governo

Il governo Meloni sembra intenzionato a rilanciare la previdenza complementare come soluzione al complesso sistema pensionistico italiano. La Ministra Calderone ha sottolineato l’importanza del “secondo pilastro pensionistico” come supporto alla previdenza di primo livello.

L’ipotesi di Durigon, basata sul meccanismo del silenzio-assenso, non dovrebbe avere un impatto significativo sui conti pubblici, sebbene possa creare qualche difficoltà nelle aziende con meno di 50 dipendenti, che attualmente trattengono il TFR per sostenere le proprie attività. Per le aziende più grandi, la liquidazione viene già trasferita all’INPS, quindi non ci sarebbero ulteriori problemi.

TFR nei Fondi Pensionistici Complementari: Il precedente del 2006

L’idea di trasferire parte del TFR nei fondi pensionistici complementari non è nuova. Già nel 2006, ai lavoratori venne offerta la possibilità di destinare il loro TFR alla previdenza complementare, utilizzando la formula del silenzio-assenso. Tuttavia, fino al 2023, solo un lavoratore su tre ha optato per questa scelta.

La Ministra Calderone ha attribuito il basso tasso di adesione alla scarsa promozione e condivisione del percorso con le organizzazioni sindacali e datoriali. Per questo motivo, oggi è fondamentale “semplificare le procedure di adesione, gestione dei fondi, e i processi di recupero e riscatto parziale, totale o anticipato dei trasferimenti ai fondi.”

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