Il TFR matura durante il rapporto di lavoro. Per ogni periodo lavorato viene accantonata una somma che alla fine del contratto verrà riconosciuta in un’unica soluzione (eccetto per i dipendenti pubblici). Ogni anno il lavoratore matura un importo a titolo di liquidazione, noto come Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Questo importo viene pagato dal datore di lavoro alla cessazione del contratto se lasciato in azienda.
Come si calcola il TFR: regole e coefficienti
Ma di quanti soldi si tratta? Tutto dipende dallo stipendio percepito, poiché le regole di calcolo del TFR prevedono che l’importo sia commisurato alla retribuzione e ai mesi lavorati, tenendo conto di eventuali assenze durante le quali non matura il TFR.
L’articolo 2120 del Codice Civile definisce le regole per il calcolo del TFR. Per calcolare quanto si accantona per ogni anno di lavoro bisogna prendere la retribuzione lorda percepita e dividerla per un coefficiente di 13,5. Nella maggior parte delle assenze il TFR viene comunque maturato.
Questo vale per:
– Ferie godute
– Assenze per malattia
– Festività e permessi per ex festività
– Permessi orari
– Congedo matrimoniale
– Permessi per lutto
– Permessi riconosciuti ai sensi della legge n. 104
– Permessi per la donazione di sangue
– Congedi retribuiti per attività politiche e sindacali
– Altri permessi e le aspettative retribuite
Assenze che influenzano il calcolo del TFR
Non si matura il TFR durante le assenze per sciopero, permessi sindacali non retribuiti e permessi per motivi di studio e formazione. Generalmente, quindi, in un anno normale di lavoro, caratterizzato da qualche giorno di assenza ma senza ricorrere a strumenti che riducono il TFR, il lavoratore matura esattamente quanto risulta dalla suddetta operazione.
Quanto spetta di liquidazione per ogni anno lavorato
Ecco quanto spetta di liquidazione per ogni anno di lavoro in base alla retribuzione annua percepita. La seguente tabella mostra i valori lordi, utile per farsi un’idea su quanto si matura annualmente.
Di solito questa informazione può essere recuperata anche dalla busta paga.
Retribuzione annua | Retribuzione mensile | Liquidazione maturata |
---|---|---|
10.000 | 769,23 | 740,74 |
12.000 | 923,08 | 888,89 |
14.000 | 1.076,92 | 1.037,04 |
16.000 | 1.230,77 | 1.185,19 |
18.000 | 1.384,62 | 1.333,33 |
20.000 | 1.538,46 | 1.481,48 |
22.000 | 1.692,31 | 1.629,63 |
24.000 | 1.846,15 | 1.777,78 |
26.000 | 2.000,00 | 1.925,93 |
28.000 | 2.153,85 | 2.074,07 |
30.000 | 2.307,69 | 2.222,22 |
32.000 | 2.461,54 | 2.370,37 |
34.000 | 2.615,38 | 2.518,52 |
36.000 | 2.769,23 | 2.666,67 |
38.000 | 2.923,08 | 2.814,81 |
40.000 | 3.076,92 | 2.962,96 |
42.000 | 3.230,77 | 3.111,11 |
44.000 | 3.384,62 | 3.259,26 |
46.000 | 3.538,46 | 3.407,41 |
48.000 | 3.692,31 | 3.555,56 |
50.000 | 3.846,15 | 3.703,70 |
Questi importi si riferiscono agli anni interamente lavorati. Per considerare un mese interamente lavorato servono almeno 15 giorni di lavoro. Per i dipendenti che hanno lavorato solo qualche mese, la quota viene proporzionalmente ridotta.
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