“Siamo davvero senza parole – dichiarano i ragazzi del Comitato per il diritto allo studio #ionohoimbrogliato – dopo quanto accaduto alle scorse edizioni e la poca attenzione dimostrata nella progettazione dei Tolc 2023, rimaniamo allibiti che nessuno abbia banalmente pensato di garantire maggiori controlli. In palio non c’è solo un posto all’università, ma c’è il nostro futuro e il futuro della nostra sanità. Quello che chiediamo è avere maggiori garanzie e la tutela dei nostri diritti!”
“L’avere già le risposte al test, grazie alla banca dati pubblica – spiegano i legali dello studio Leone-Fell – porterà di sicuro i più furbetti a utilizzare ogni mezzo per ottenere il punteggio più alto possibile, a discapito di chi in maniera onesta affronterà il test con la sola preparazione. Abbiamo già attivato uno sportello segnalazione per documentare e raccontare quello che accadrà ai test”.