giovedì, Settembre 19, 2024
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Test Medicina, determina dei posti ma pochi controlli negli atenei: comunicato stampa

Il comunicato stampa del Comitato per il diritto allo studio #ionohoimbrogliato sui prossimi test di medicina

Domani 28 Maggio 2024 si terrà in tutta Italia la prima sessione dei test Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Di seguito il comunicato con alcune perplessità sollevate dal Comitato degli studenti e dai legali che l’anno scorso hanno fatto scoppiare lo scandalo sui Tolc. 

Test Medicina, determina dei posti, ma pochi controlli negli atenei: nota stampa del Comitato per il diritto allo studio #ionohoimbrogliato

Poche ore fa, il Ministero dell’Università ha stabilito i posti messi a bando per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria (20.867 per Medicina, 1.535 per Odontoiatria e 1.272 per Veterinaria, ndr), ma non le misure di controllo per scongiurare il pericolo che al test d’accesso si possa barare.

Nessuna risposta neanche all’interrogazione presentata dal deputato M5S Antonio Caso che ha chiesto al Ministro Bernini “quali controlli sono stati previsti per il prossimo Test di Medicina?”

Dopo gli scandali delle scorse edizioni, dalla ricerca su Internet delle domande del test alla compravendita dei quiz dello scorso anno, il rischio che si corre domani è quello di avere un quadro disomogeneo con sedi universitarie dotate di metal detector e aule schermate e atenei dove non è stato previsto nulla di tutto ciò, all’interno dei quali sarà possibile introdurre anche smartphone e smartwatch senza controllo.  

“Siamo davvero senza parole – dichiarano i ragazzi del Comitato per il diritto allo studio #ionohoimbrogliato – dopo quanto accaduto alle scorse edizioni e la poca attenzione dimostrata nella progettazione dei Tolc 2023, rimaniamo allibiti che nessuno abbia banalmente pensato di garantire maggiori controlli. In palio non c’è solo un posto all’università, ma c’è il nostro futuro e il futuro della nostra sanità. Quello che chiediamo è avere maggiori garanzie e la tutela dei nostri diritti!”

“L’avere già le risposte al test, grazie alla banca dati pubblica – spiegano i legali dello studio Leone-Fell – porterà di sicuro i più furbetti a utilizzare ogni mezzo per ottenere il punteggio più alto possibile, a discapito di chi in maniera onesta affronterà il test con la sola preparazione. Abbiamo già attivato uno sportello segnalazione per documentare e raccontare quello che accadrà ai test”.

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