Se negli uffici amministrativi e dirigenziali sono previsti sistemi di climatizzazione, come è giusto che sia, troviamo altrettanto opportuno che tali dotazioni siano presenti specialmente nelle aule con esposizioni dirette ai raggi solari. In alternativa basterebbe schermare le vetrate con materiale isolante in modo da abbassare la temperatura nelle classi.
Condividiamo quanto è stato sostenuto in materia di slittamento del calendario scolastico, ipotizzando la conclusione delle attività didattiche entro il 18 di giugno con inizio per l’anno successivo fissato il 26 settembre.
Consigliamo di evitare di svolgere le riunioni del primo collegio docenti in presenza in ambienti poco areati o senza climatizzazione. Spesso il personale docente in un istituto supera le cento unità e l’età media anagrafica è abbastanza elevata.
Riteniamo che al di là di ogni possibile strumentalizzazione la tutela della salute pubblica dei lavoratori e non sia un diritto inalienabile su cui tutti dovremmo riflettere, senza inutili levate di scudi finalizzate a negare l’evidenza dell’attuale inadeguatezza, rispetto alle temperature estreme, di molti ambienti scolastici.
Occorre valutare al più presto misure urgenti per evitare nuovamente ulteriori disagi.
Prof. Romano Pesavento, Presidente CNDDU