Il TAR Lazio, con la sentenza n. 3092 del 12 febbraio 2025, ha accolto il ricorso patrocinato dall’avv. Guido Marone, riconoscendo 6 punti nelle Graduatorie ATA anche per chi ha svolto il servizio militare senza un contratto a tempo determinato. La decisione modifica il criterio di assegnazione del punteggio previsto dalla Tabella di valutazione titoli, che fino ad oggi attribuiva 6 punti solo a chi aveva prestato servizio militare durante un contratto e 0,6 punti a chi lo aveva svolto senza un contratto attivo.
Giurisprudenza favorevole al riconoscimento del punteggio
La sentenza conferma un orientamento giurisprudenziale che ha più volte ritenuto discriminatoria questa differenza di punteggio. L’avv. Marone sottolinea che il pronunciamento del TAR supera una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la quale aveva invece considerato legittima la distinzione nei punteggi. Il Consiglio di Stato ha ribadito l’illegittimità della tabella di valutazione titoli delle Graduatorie ATA, aprendo così la strada a una maggiore equità nel riconoscimento del servizio militare.
Conseguenze per i ricorrenti
Grazie a questa sentenza, numerosi candidati patrocinati dall’avv. Marone riceveranno 6 punti aggiuntivi nelle Graduatorie ATA attualmente in vigore. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sulla posizione in graduatoria di molti aspiranti, migliorando le loro possibilità di ottenere incarichi nel settore scolastico.
Implicazioni future per le Graduatorie ATA
La sentenza del TAR Lazio potrebbe rappresentare un precedente per tutti coloro che si trovano nella stessa situazione e potrebbe portare a modifiche strutturali nei criteri di valutazione dei titoli. Gli aspiranti che hanno svolto il servizio militare non in costanza di contratto potrebbero ora richiedere l’adeguamento del punteggio, seguendo l’esempio dei ricorrenti che hanno ottenuto il riconoscimento grazie a questa pronuncia.
