Secondo l’Upb, il taglio del cuneo fiscale offre un vantaggio solo a 5,7 milioni di italiani, in particolare a chi non ha beneficiato delle precedenti decontribuzioni. Tra questi, 3,7 milioni di lavoratori con redditi compresi tra 35mila e 40mila euro annui godranno di un leggero beneficio. Tuttavia, il nuovo sistema di calcolo crea disparità e sfavorisce chi non riesce a raggiungere soglie di reddito superiori.
Il motivo della disparità nei benefici deriva dal cambiamento del metodo di calcolo. Prima, la decontribuzione si applicava ai soli contributi previdenziali, con un taglio di 7 punti fino a 25mila euro e di 6 punti fino a 35mila euro. Ora, invece, il taglio del cuneo si applica al reddito complessivo, causando in alcuni casi il superamento del limite di 40mila euro e la conseguente perdita dei benefici.