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Taglio del cuneo fiscale: il Governo punta alla riforma strutturale

Il Governo intende rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e rimodulare le aliquote IRPEF, puntando a ridurre le tasse e sostenere il potere d'acquisto.

Taglio di soldi

Il Governo Meloni intende rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, allineandosi con la riforma fiscale e la rimodulazione delle aliquote IRPEF. Questo piano mira a ridurre le tasse complessive per i contribuenti, secondo quanto indicato nel Piano Strutturale di Bilancio (PSB), documento che l’Esecutivo deve presentare alla Commissione Europea rispettando le regole del Patto di Stabilità.

Il piano strutturale di bilancio (PSB) 2024: obiettivi e strategie

Il PSB 2024 rappresenta un documento chiave per l’Italia, attualmente sotto procedura di infrazione per deficit eccessivo. Il Governo ha scelto di strutturarlo su un arco temporale di sette anni, delineando le strategie necessarie per sanare i conti pubblici. Tra le misure più rilevanti si evidenziano:

  • Revisione delle aliquote IRPEF
  • Proroga del taglio del cuneo fiscale
  • Lotta all’evasione con strumenti di compliance come l’adempimento collaborativo e il concordato preventivo

Conferma del taglio del cuneo fiscale

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la volontà di proseguire con la riduzione delle aliquote IRPEF e di mantenere l’esonero contributivo di sei o sette punti percentuali sui redditi fino a 35mila euro. Finora, il Governo ha parlato di proroga, ma nel PSB si inserisce per la prima volta l’intenzione di rendere permanente il taglio del cuneo fiscale.

Attualmente, la misura prevede una riduzione del 7% per i redditi fino a 1.923 euro lordi mensili e del 6% per quelli fino a 2.692 euro. La Legge di Bilancio 2025, però, potrebbe limitarsi a prorogare queste misure a causa di risorse limitate.

Riforma delle aliquote IRPEF: riduzione e rimodulazione

Uno degli obiettivi principali del Governo è la rimodulazione delle aliquote IRPEF. Si procede con la riduzione degli scaglioni da quattro a tre, già prevista per il 2024, e con l’estensione del secondo scaglione. L’aliquota del 35%, applicata attualmente ai redditi compresi tra 28mila e 50mila euro, potrebbe scendere al 33% e coinvolgere redditi fino a 60mila euro.

Il PSB 2024 sottolinea l’impegno a rendere stabile questa riduzione, con un occhio di riguardo per le famiglie a medio-basso reddito, nel tentativo di aumentare il potere d’acquisto e l’offerta di lavoro.

Riordino delle detrazioni fiscali

Il Governo prevede anche una revisione delle detrazioni fiscali, con l’obiettivo di creare un sistema basato su programmazione, selettività e monitoraggio ex ante. Questo approccio mira a garantire equilibri di bilancio sostenibili e migliorare l’efficienza del sistema fiscale.

Le agevolazioni energetiche verranno utilizzate come strumento per favorire la transizione ecologica, perseguendo contemporaneamente l’efficienza fiscale.

Misure aggiuntive di semplificazione fiscale

Altre iniziative includono la razionalizzazione delle imposte indirette, come l’imposta di registro, quella sulle successioni e donazioni, e l’imposta di bollo. Queste misure sono progettate per ridurre distorsioni e complessità nel sistema fiscale italiano.

Il PSB 2024 ribadisce inoltre l’importanza della tax compliance come strumento centrale nella lotta all’evasione fiscale, grazie all’uso di tecnologie avanzate e banche dati interoperabili.

Un fisco più leggero e trasparente: ecco l’impegno del Governo

Il Piano Strutturale di Bilancio conferma l’impegno del Governo a ridurre il carico fiscale e a rendere più trasparente il sistema tributario. La sfida è quella di garantire maggiore equità e sostenibilità finanziaria attraverso una riforma fiscale organica che abbracci il taglio del cuneo fiscale e la rimodulazione delle aliquote IRPEF, mantenendo sotto controllo i conti pubblici.

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