Tagli all’organico aggiuntivo ATA: sindacati sul piede di guerra

Il governo ha deciso il taglio dell'organico aggiuntivo ATA, una decisione che ha scatenato le ira dei sindacati, che chiedono al MiM un ripensamento

Organico aggiuntivo
Organico aggiuntivo

Il governo ha deciso di ridurre l’organico aggiuntivo per il personale ATA, una decisione che ha scatenato l’opposizione dei sindacati. Tra le voci critiche, il sindacato Anief si è fatto promotore di una memoria inviata alla Commissione Bilancio del Senato, chiedendo modifiche al Decreto Legge Fiscale 155/2024 per garantire il giusto supporto alle scuole italiane, già alle prese con una carenza cronica di risorse umane e strumenti adeguati.

Le richieste di Anief contro i tagli all’organico aggiuntivo del Personale ATA

Nella memoria presentata alla Commissione, Anief sottolinea l’importanza di reintrodurre l’organico aggiuntivo ATA destinato a sostenere le scuole in progetti chiave come il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e l’Agenda Sud. Secondo il sindacato, il personale ATA aggiuntivo è cruciale per far fronte alle nuove esigenze amministrative e organizzative, specialmente nelle regioni del Mezzogiorno dove le risorse scolastiche sono spesso limitate. La mancanza di questo organico rischia di compromettere la realizzazione degli obiettivi strategici legati alla ripresa post-pandemia e allo sviluppo territoriale.

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha dichiarato che l’organico aggiuntivo è “indispensabile per garantire un servizio scolastico di qualità e per supportare adeguatamente il lavoro di dirigenti, docenti e personale amministrativo.” Pacifico sottolinea che senza il supporto aggiuntivo, le scuole potrebbero avere difficoltà a rispondere efficacemente alle richieste di progetti innovativi e a mantenere gli standard educativi necessari.

Contratti a termine: indennità e parità di trattamento per i precari

Tra le proposte di Anief, c’è anche la richiesta di una indennità per l’abuso dei contratti a termine. L’associazione sindacale denuncia che, nonostante il personale scolastico precario copra necessità strutturali delle scuole, manca ancora una vera parità di trattamento rispetto ai colleghi di ruolo. Secondo Pacifico, questo squilibrio non solo penalizza i lavoratori precari ma crea anche un clima di incertezza che incide negativamente sulla qualità del servizio scolastico.

“È essenziale che il governo riconosca gli stessi diritti sia ai precari che al personale di ruolo,” ha affermato Pacifico. Anief chiede, quindi, una revisione normativa che porti a un trattamento equo per tutti i lavoratori, riconoscendo l’importanza del lavoro svolto dai precari, molti dei quali coprono posizioni vacanti per anni senza la garanzia di una stabilizzazione.

Introduzione della figura del Middle Management nella scuola

Anief ha avanzato anche la proposta di creare una figura di middle management per le scuole, un ruolo intermedio tra docenza e dirigenza che possa supportare i Dirigenti Scolastici nella gestione quotidiana delle istituzioni scolastiche. Questo nuovo profilo professionale servirebbe a valorizzare i collaboratori dei dirigenti, spesso gravati da numerosi compiti senza un riconoscimento formale e senza adeguata retribuzione.

La figura del middle manager, secondo il sindacato, permetterebbe di snellire le procedure amministrative e migliorare la qualità del servizio educativo. Questo nuovo ruolo aiuterebbe anche a distribuire meglio il carico di lavoro tra il personale scolastico, permettendo ai dirigenti di concentrarsi su compiti strategici e lasciando a figure intermedie la gestione delle questioni organizzative e di coordinamento.

Anief: ‘Servono maggiori risorse e stipendi adeguati’

Oltre a chiedere una revisione dell’organico ATA, Anief ha sottolineato l’importanza di un adeguamento degli stipendi del personale scolastico al costo della vita. In un periodo di inflazione crescente, i sindacati ritengono essenziale che anche gli stipendi nel settore scolastico riflettano l’aumento del costo dei beni e dei servizi. Questo adeguamento, secondo Anief, rappresenterebbe non solo un riconoscimento del lavoro svolto dal personale, ma anche un incentivo per mantenere alta la qualità dell’istruzione.

Pacifico ha affermato che “dare maggiori risorse umane e compensi equi al personale scolastico non è solo una questione di giustizia, ma una necessità per mantenere le scuole competitive e capaci di rispondere alle sfide educative moderne.” La richiesta di Anief è quindi che la Commissione Bilancio del Senato prenda seriamente in considerazione queste proposte durante la fase di conversione del DL Fiscale 155/2024.

La riduzione dell’organico aggiuntivo un deterrente per mettere in ginocchio definitivamente la scuola

La riduzione dell’organico aggiuntivo ATA rischia di mettere in difficoltà le scuole italiane, privandole del supporto necessario per affrontare le sfide legate al PNRR, all’Agenda Sud e alle nuove esigenze educative. La memoria di Anief, che propone modifiche strutturali al DL Fiscale, evidenzia la necessità di maggiori risorse umane, un trattamento equo tra precari e personale di ruolo e l’introduzione di una figura di middle management per ottimizzare la gestione scolastica.

È ora fondamentale che il Governo riveda le proprie decisioni e accolga le proposte avanzate dai sindacati, con l’obiettivo di garantire un sistema scolastico capace di rispondere alle esigenze di studenti, famiglie e personale, promuovendo un’istruzione di qualità accessibile a tutti.

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