Un’altra criticità sollevata riguarda la gestione delle assegnazioni provvisorie, che sembrerebbero favorire docenti del Nord a scapito dei precari del Sud. Secondo i manifestanti, docenti provenienti dal Nord tornano temporaneamente a Catanzaro, ottenendo posti a discapito di chi vive stabilmente nella regione e non può trasferirsi per motivi personali o familiari.
I docenti hanno inoltre criticato la mancata attivazione dei percorsi abilitanti, che avrebbero dovuto fornire punti utili in graduatoria. Tuttavia, questi percorsi non sono stati attivati per tutte le classi di concorso, creando una situazione di disparità tra gli aspiranti docenti.
“La situazione è inaccettabile”, ha dichiarato Caterina, un’altra insegnante partecipante alla protesta, lamentando che solo 38 posti GPS siano stati assegnati in tutta la provincia di Catanzaro. I docenti chiedono maggiore trasparenza e il rispetto del loro diritto al lavoro, chiedendo la pubblicazione immediata dei posti disponibili nelle scuole per permettere scelte consapevoli.
La protesta sottolinea la necessità di riformare un sistema che, secondo i manifestanti, crea ingiustizie e disparità tra docenti e penalizza il personale precario.