Sono in corso le operazioni di nomina per le supplenze; si cercano in tutta Italia molti insegnanti di sostegno, anche senza titolo di specializzazione. A dispetto delle raccomandazioni ministeriali e delle circolari di recente emanazione, il problema strutturale dell’inclusione nel nostro Paese oggi è presente più degli altri anni.
Boom di supplenze nel sostegno: molti ritardi nelle nomine e molti supplenti saranno privi del necessario titolo di specializzazione
Nonostante la ministra Azzolina nei mesi scorsi aveva parlato di priorità per i disabili, ottenendo persino un incremento di oltre mille posti stabili per il sostegno e definendo anche le nuove linee guida per l’inclusione, allo stato attuale il problema della supplentite nel sostegno pare essere endemico e di difficile risoluzione.
Una recente inchiesta condotta da Tuttoscuola ha confermato la crisi profonda della tematica relativa all’inclusione. Il problema riguarda in particolare la continuità didattica per molti studenti disabili. Sei alunni su dieci, l’anno prossimo avrà un nuovo insegnante, un perfetto sconosciuto rispetto a quello dell’anno passato. Una situazione anomala ma che puntualmente si ripete in maniera ciclica e ripetitiva. Quest’anno, oltre all’elevato numero di docenti precari (con un incremento del 45% dei posti in deroga), si avrà anche un altro problema: molti di questi non saranno in possesso del titolo di specializzazione (il 56%).
A questa situazione incresciosa si sommano anche i ritardi delle nomine. Sono migliaia gli alunni disabili che in questi giorni sono andati a scuola senza avere l’insegnante; addirittura, qualcuno è dovuto rimanere a casa, proprio per la mancanza del suo docente di sostegno.
Supplenze: i numeri sulla mancata inclusione degli alunni con gravi disabilità
Secondo le indiscrezioni dei sindacati sarebbero oltre 19mila i supplenti annuali che nei prossimi giorni otterranno una nomina su posti di sostegno. Mentre, per quanto riguarda i posti sul sostegno in deroga si parla di un vero e proprio esercito di precari: 84mila supplenti in tutto e tra questi 54mila posti sono stati già autorizzati dal Ministero dell’Istruzione.
In totale, dunque si supererà la fatidica soglia dei 100mila supplenti che nei prossimi giorni andranno a ricoprire questo difficile e impegnativo incarico annuale. Il totale degli alunni disabili invece è pari a 285mila. Di questi, 158mila (oltre la metà) si vedrà assegnato un nuovo insegnante che avrà l’arduo compito di seguirlo didatticamente per tutto l’anno scolastico che sta per iniziare.
In questi giorni molti genitori degli alunni con disabilità gravi, in attesa delle nomine degli insegnanti in oggetto, hanno affidato i loro figli all’aiuto dei compagni di classe o agli altri docenti; in alcuni casi le famiglie hanno anche preferito far rimanere a casa i loro fogli, privando questi ultimi del sacrosanto diritto allo studio.