Supplenze, il problema dei posti vuoti si sostegno – La preoccupazione dei sindacati della scuola sul fronte dell’inclusione e della mancanza di insegnanti di sostegno è abbastanza forte. Molte cattedre di sostegno, dopo le ultime immissioni in ruolo, sono rimaste vacanti. I numeri sono da capogiro. A fronte di oltre 21 mila posti autorizzati in tutta Italia gli insegnanti specializzati assunti sono stati sinora solo 2 mila, poco meno del 10%.

Supplenze sul sostegno: rimarrebbero vacanti 100mila cattedre fino a Natale per via degli errori nelle GPS

Ma il dato più sconcertante riguarda il totale dei posti scoperti sul sostegno. Si parla di circa 60mila cattedre scoperte (che potrebbero diventare anche oltre 100mila) per il nuovo anno scolastico appena iniziato. Un record questo che batte di gran lunga i numeri desolanti degli altri anni su questa tematica. A sottolineare questa grave situazione sono i segretari nazionali dei principali sindacati della scuola.

A rincarare la dose circa la preoccupazione su questo argomento è Maddalena Gissi, segretaria del sindacato Cisl Scuola, la quale mette in guardia sul rischio concreto di contenziosi che potrebbero presto evidenziarsi tra i tanti supplenti che in questi giorni sono alle prese con le procedure di assunzione (in presenza e online) dalle Graduatorie Provinciali. “Le carenze di personale di sostegno potrebbero protrarsi persino fino a Natale” tuona la Gissi. Ovviamente, la sindacalista non ha tutti i torti a pensar male.

Sono tanti gli errori presenti nei nuovi elenchi degli insegnanti supplenti e già i primi faldoni dei reclami dei malcapitati candidati si stanno accumulando a dismisura negli Uffici degli USR e degli ATP del Paese.

Correggere presto gli errori presenti nelle nuove GPS: forte il rischio di contenziosi, la preoccupazione di Maddalena Gissi (Cisl)

Occorre presto mettere a posto le nuove graduatorie provinciali, altrimenti diventa serio il problema dei contenziosi tra le amministrazioni scolastiche e i docenti, a discapito della didattica e dell’inclusione. La pensano allo stesso modo anche tutti gli altri sindacati, anche quelli che in prima istanza hanno saputo mantenere ben saldi i nervi nonostante le incomprensioni con il Ministero dell’Istruzione durante le lunghe e farraginose trattative per le nuove procedure legate alla costituzione delle GPS.

«Chi subirà questo danno? I bambini, i ragazzi, i disabili: siamo arrivati ai 100 mila posti di sostegno vuoti, in molti casi le nomine non sono nemmeno cominciate oppure sono stati utilizzati dei docenti provvisori che poi cambieranno tra qualche settimana. La call veloce? Ha prodotto 400/450 nomine in ruolo, quindi è stata un’altra perdita di tempo», conclude l’esponente sindacale della Cisl Scuola.

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