Eppure, l’attuale situazione era nota anche al ministero dell’Istruzione. La maggioranza dei sindacati aveva posto il problema, mettendo in guardia il titolare del Dicastero di Viale Trastevere su quello che oggi si sta verificando.
Ad un mese e mezzo di distanza dall’inizio delle attività didattiche il ministero in questione ha cercato di correre ai ripari “facendo un passo indietro rispetto alla circolare del 6 agosto scorso”, seppure tardivamente.
Come risaputo, infatti l’amministrazione ha concesso ai docenti inseriti in GPS di presentare l’istanza di messa a disposizione MAD.
Ciononostante, permangono diverse problematiche di varia natura ma comunque legate alla Supplentite, come per esempio la scadenza per l’inoltro delle istanze MAD. Il ministero ha cercato di non affrontare in toto il problema, lasciando ambia libertà alle amministrazioni.
Alcune scuole, invece, hanno già pubblicato le richieste di disponibilità con l’indicazione della data entro la quale sarà possibile l‘inoltro della domanda di disponibilità.
Una situazione chiaramente dettata da motivi organizzativi, ma che di fatto potrebbe compromettere persino il reperimento e l’assunzione dei supplenti.
Gli addetti ai lavori, ma soprattutto i Dirigenti Scolastici e molte segreterie scolastiche sono più che convinti che una volta esaurite le GPS, le GI e le graduatorie degli istituti viciniori, non avendo a disposizione nessuna MAD idonea per ricoprire i posti scoperti, le scuole si troveranno costrette ad avviare la procedura degli interpelli nazionali.
Questa ipotesi, non affatto da escludere, rappresenterebbe l’ultima spiaggia per le istituzioni scolastiche in cerca di personale docente e molto precario.