I supplenti in servizio su spezzone orario devono svolgere tutte le ore previste per le attività funzionali all’insegnamento. Questo obbligo si applica in modo analogo ai docenti in part-time, come stabilito dall’art. 44 del CCNL 19/21.
Le attività funzionali si distinguono in individuali, come la preparazione delle lezioni e i rapporti con le famiglie, e collegiali, che includono riunioni del collegio docenti, consigli di classe e altre attività stabilite dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa).
Attività collegiali: obblighi e limiti
Le attività collegiali obbligatorie comprendono tre categorie principali. La prima riguarda le riunioni del collegio docenti, fino a un massimo di 40 ore annue, che includono programmazione, verifiche di inizio e fine anno e incontri con le famiglie per la comunicazione dei risultati degli scrutini.
La seconda include i consigli di classe, di interclasse e di intersezione, compresi i Gruppi di Lavoro Operativi (GLO), con un limite massimo di 40 ore. Infine, si considerano anche scrutini, esami e compilazione degli atti di valutazione. Se alcune ore non vengono utilizzate per le attività indicate, possono essere destinate alla formazione programmata dal collegio docenti.
Docenti in part-time e partecipazione alle attività collegiali
La Corte di Cassazione ha chiarito che i docenti in part-time devono partecipare alle attività collegiali senza riduzioni, anche se le convocazioni cadono in giorni in cui non svolgono attività di insegnamento. Per i consigli di classe, invece, il monte ore di 40 viene proporzionalmente ridotto in base all’orario settimanale del docente.
Questo principio, definito nell’OM 446/97, evidenzia che, mentre i collegi docenti richiedono il pieno impegno, per i consigli di classe si tiene conto del carico orario del singolo docente.
Applicazioni pratiche per i supplenti su spezzone
Anche i supplenti con incarico su spezzone orario seguono la stessa normativa dei docenti part-time. Essi devono partecipare integralmente alle riunioni del collegio docenti, senza riduzioni. Per i consigli di classe, invece, il numero di ore viene calcolato in proporzione all’orario di insegnamento assegnato.
Questa distinzione assicura equità tra i diversi incarichi e garantisce che i supplenti possano adempiere agli obblighi senza eccessivi carichi aggiuntivi. Le scuole, inoltre, devono organizzare le attività tenendo conto di questi criteri per evitare sovrapposizioni o impegni non proporzionati.
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