Ultime notizie 8 gennaio 2020 – Oramai non fa più notizia il fatto che lo stipendio dei pubblici dipendenti, con particolare riguardo a quello del comparto scuola, è da considerarsi assolutamente inadeguato all’attuale potere d’acquisto. I docenti oramai vivono nella consapevolezza (a parte i vari bonus di cui tanto si fa un gran parlare) della loro condizione di lavoratori malpagati. A preoccuparci di più invece è la situazione che stanno vivendo decine di migliaia di insegnanti supplenti che ancora non hanno ricevuto i loro emolumenti arretrati: ancora qualcuno attende persino lo stipendio di ottobre 2019. Imbarazzante è dire poco….
Stipendio pubblici dipendenti: la scuola è la cenerentola della pubblica amministrazione
Quello che imbarazza di più e che solleva tutt’ora molte polemiche riguarda i puntuali ritardi dei pagamenti degli stipendi arretrati dei supplenti del comparto scuola. Attualmente molti di questi lavoratori (assunti a fine settembre o ad inizio di ottobre) attendono persino la rata stipendiale di ottobre, molti quella di novembre e quasi tutti quella di dicembre.
Un fatto quest’ultimo deprecabile da tutti i punti di vista, visto che lo stesso problema si ripete ogni anno in maniera puntuale. Si tratta di un eccessivo ritardo che non trova neanche una plausibile motivazione. E intanto la rabbia e la frustrazione crescono ogni giorno che passa.
Diventa persino ingiustificabile la mancanza di spiegazioni da parte dell’Amministrazione centrale o di NoiPA, i quali certamente avrebbero potuto pubblicare durante le scorse settimane un semplice avviso o uno scarno comunicato che rendesse più trasparente questa strana e per certi versi pirandelliana situazione. Invece nulla, neanche una misera nota informativa circa i motivi del ritardo o sulla tempistica degli stessi pagamenti.
Ritardo nell’erogazione degli stipendi arretrati dei supplenti: “Altro che tredicesima, abbiamo trascorso tutte le festività collegandoci ogni giorno sul portale NoiPA”
Eppure, nei mesi scorsi la maggior parte dei politici (se non tutti), quelli che fanno parte di questo governo e quelli all’opposizione hanno dichiarato più volte di voler aumentare gli stipendi, fino a tre cifre. Un ministro della pubblica Istruzione, di recente, con coerenza, proprio per questo argomento ha lasciato la sua poltrona. Purtroppo ci troviamo costretti ancora una volta a dare la solita notizia. Niente è davvero cambiato in questo Paese?
Sale la rabbia dei supplenti che ancora attendono lo stipendio di ottobre: allo studio diverse azioni di protesta
La rabbia dei supplenti cresce ogni giorno che passa e le ipotesi a proposito delle loro fantomatiche ipotesi di protesta, specie sui folti gruppi social, si susseguono giornalmente come un fiume in piena.
Ecco di seguito alcuni commenti che rimandano a questo argomento presenti su alcuni gruppi Facebook tematici:
“Non credo affatto che non ci siano fondi!! Dobbiamo rendere pubblica la nostra situazione attraverso i media! È l’unica via!!! Se a gennaio non pagano novembre e dicembre!!! Sarà ciò che farò“.
“È assurdo ho iniziato a novembre ancora nulla. C’è scritto in carico per pagamento ma nulla“.
“Ho appena chiamato il MEF e mi hanno detto che non ci sono soldi e finché non gli arrivano, e non sanno quando, non possono sapere quando ci pagheranno!!!”
“Se rinasco una seconda volta faccio il politico“
“Mi è stato confermato che ci sara’ una emissione speciale il 27 gennaio ma non si sa se tutti saranno pagati“