Questi compensi sono retribuiti con il fondo di istituto (vanno retribuiti entro il 31 Agosto di ciascun anno scolastico ma alcune scuole).
Le attività che possono essere retribuite con il fondo dell’istituzione scolastica (Fis) sono quelle relative alle diverse esigenze:
• didattiche;
• organizzative;
• ricerca;
• valutazione,
e alle aree di personale interno alla scuola anche con compensi forfettari, da definire in sede di contrattazione con le RSU.
Per quanto riguarda i docenti:
• compensi per ore aggiuntive di insegnamento, recupero e potenziamento;
• compensi per i collaboratori del Dirigente scolastico in base all’art. 25 del D.Lgs 165/2001;
• compensi per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.
Per il personale ATA:
• sostituzione DSGA;
• indennità di direzione DSGA;
• intensificazione per maggior carico di lavoro e piccole manutenzioni;
• compensi per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.
Le risorse economiche destinate alle istituzioni scolastiche comprendono sia il MOF che il FIS. Sebbene spesso vengano utilizzati in modo intercambiabile, non sono esattamente la stessa cosa.
Il MOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) è stato istituito dall’articolo 40 del CCNL 2016/2018 e comprende i compensi accessori per retribuire il personale docente, educativo, e ATA, al fine di rinforzare l’autonomia scolastica.
È particolarmente legato alla realizzazione del P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) in relazione alle esigenze del territorio. Il MOF viene erogato annualmente dallo Stato alle istituzioni scolastiche.
Ogni anno il Ministero dell’Istruzione assegna le risorse economiche alle istituzioni scolastiche basandosi su parametri quali: