Dopo le critiche e le dichiarazioni di questi giorni da parte dei maggiori sindacati di categoria sul mancato pagamento degli stipendi dei supplenti della scuola, arrivano le rassicurazioni da parte del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Tutta colpa del precedente Governo. Gli arretrati saranno pagati ad agosto, ma rimane la questione del Fis.
Le rassicurazioni del ministro Valditara a proposito degli arretrati stipendi supplenze brevi
Secondo il ministro, a parte le criticità del Fis, il mancato pagamento degli stipendi dei supplenti dipende dall’eredità lasciata dalla precedente legislatura. Questa, in sintesi, la spiegazione che dà il ministro a fronte di alcuni articoli di stampa abbastanza critici, usciti in questi giorni da parte di alcune sigle sindacali di categoria che addossavano la colpa proprio al dicastero guidato dallo stesso Valditara.
Ovviamente – spiega il ministro – il Governo in carica sta lavorando alacremente al fine di superare tutte le difficoltà che investe la tematica. Entro fine agosto, ribadisce Valditara, tutti gli stipendi dei docenti precari saranno accreditati nei rispettivi conti correnti.
La smentita di alcune critiche giunge direttamente dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che risponde ai sindacati, ed in particolare al segretario della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile. Quest’ultimo, in alcuni articoli aveva lamentato l’eccessivo ritardo dei pagamenti degli stipendi dovuti ai supplenti che nell’anno scolastico 2022/23 avevano prestato il loro servizio dopo aver sottoscritto un contratto a T.D. direttamente con le scuole.
Ritardi accrediti stipendi dei supplenti: le dichiarazioni rassicuranti di Valditara
Ecco, in breve, le dichiarazioni del ministro Valditara: “Il segretario D’Aprile dovrebbe ben sapere che abbiamo avviato un percorso, proprio grazie al piano di semplificazione, per risolvere le criticità e i conseguenti ritardi nei pagamenti degli stipendi dei docenti precari, criticità e ritardi cronici che abbiamo ereditato. In ogni caso – continua il Ministro – nell’immediato, con il cedolino di agosto verranno erogati tutti i compensi dovuti, comprensivi degli arretrati in favore del personale precario con incarichi di supplenza breve“.
Rimane in ogni caso da risolvere la criticità dei compensi strettamente correlati ai trasferimenti utili al Fondo d’istituto. Queste somme sono destinate al personale di ruolo e supplente, sia docenti che Ata. Così come spiegato ampiamente dalla FLC CGIL in un recente articolo, quelle risorse non sono state ancora accreditate alle scuole, tanto che questa situazione è stata portata dalla medesima sigla sindacale del comparto scuola al tavolo delle “semplificazioni amministrative”.
Fis in pagamento a marzo 2024: situazione grottesca
Per uanto riguarda il Fis la questione non è facilmente risolvibile, tanto è vero che la stessa FLC CGIL prospetta una definitiva soluzione di questa criticità, addirittura, entro marzo 2024. Una situazione grottesca oltre che paradossale – spiega il sindacato – che non fa onore a chi lavora anche da precario nel mondo della scuola. “Non ci siamo! Ben vengano tutte le misure che possano semplificare la vita delle scuole, dei docenti e delle famiglie, ma pagare chi ha lavorato deve essere la priorità” chiosa la FLC CGIL in un suo recente comunicato stampa.
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