Anche i sindacati hanno espresso forti critiche verso il sistema di pagamento dei supplenti. La Gilda degli Insegnanti, tramite il suo leader Vito Castellana, ha definito “vergognoso” il protrarsi dei ritardi, affermando che questa situazione ignora i bisogni fondamentali di centinaia di precari. Secondo il sindacato, i lavoratori coinvolti rappresentano una categoria essenziale che, tuttavia, viene trattata come “l’ultima ruota del carro”.
La risposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito non si è fatta attendere. Il Ministero ha dichiarato di aver garantito il pagamento degli stipendi grazie a variazioni di bilancio effettuate nei mesi scorsi, sostenendo che i ritardi riguardano casi isolati. Tuttavia, il confronto tra sindacati e istituzioni rimane acceso, evidenziando come la questione dei pagamenti sia ancora lontana da una soluzione definitiva.
NoiPa ha annunciato che il 17 gennaio verranno liquidati i contratti dei supplenti brevi e saltuari autorizzati nei mesi precedenti, compresi arretrati e voci aggiuntive come RPD e CIA. Marcello Pacifico, presidente di Anief, ha accolto l’annuncio con cautela, evidenziando come queste misure siano frutto delle pressioni sindacali. Pacifico ha anche avvertito che eventuali ulteriori ritardi potrebbero portare a richieste legali individuali da parte dei lavoratori.
Questa emissione straordinaria sarà sufficiente a ripristinare la fiducia dei supplenti? La domanda rimane aperta, dato che simili problematiche si sono verificate anche in passato, minando la stabilità del sistema educativo.
Mentre il dibattito prosegue, l’interrogazione parlamentare annunciata dal PD potrebbe rappresentare un passo avanti verso una riforma più strutturale. D’Alfonso ha proposto che la spesa per i supplenti brevi venga trattata come una voce di bilancio fissa, evitando ritardi cronici che penalizzano lavoratori e famiglie.
Nel frattempo, sindacati e istituzioni restano in attesa dei prossimi sviluppi, con la speranza che il pagamento del 17 gennaio possa segnare l’inizio di una gestione più efficiente e rispettosa dei diritti dei lavoratori del settore scolastico.