L’Ancodis, associazione dei collaboratori dei dirigenti scolastici, ha rilevato che il problema a quanto pare sia molto diffuso. Dopo la notizia, Ancodis ha organizzato un sondaggio che ha visto la partecipazione di oltre 500 tra docenti, presidi e DSGA, rivelando che oltre il 90% dei partecipanti ha subito tagli da 100 a oltre 800 euro. Chiaramente, per avere contezza del taglio reale, occorre un confronto con la rata stipendiale di febbraio 2023, e non di gennaio 2024.
Rosolino Cicero, leader di Ancodis, sottolinea che quasi il 92% ha riscontrato una riduzione superiore ai 100 euro rispetto a gennaio 2024, con una percentuale significativa che ha subito tagli oltre i 200 euro. Questi cali improvvisi e significativi nello stipendio sollevano preoccupazioni per le conseguenze sulle finanze familiari.
Il sondaggio Ancodis mostra anche che una minoranza di lavoratori ha sperimentato un aumento dello stipendio rispetto al mese precedente, ma tali casi sono decisamente meno frequenti.
L’Anief è intervenuta sulla questione, con il presidente Marcello Pacifico, criticando la modesta entità dell’indennità di vacanza contrattuale introdotta dal governo, evidenziando che gli arretrati lasciano scoperti circa 4.000 euro medi per lavoratore, una situazione che l’associazione sta cercando di risolvere attraverso le azioni legali.