sabato, 28 Dicembre 2024
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Stipendi Pubblici 2025: da Gennaio aumenti dagli anticipi contrattuali e diffide per il recupero degli arretrati

Da Gennaio 2025 oltre 3 milioni di dipendenti pubblici riceveranno un anticipo contrattuale con l'aumento medio degli stipendi pubblici di 60 euro/mese lordi

A partire da gennaio 2025, oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, tra cui docenti e personale ATA, riceveranno un anticipo contrattuale con un aumento medio degli stipendi pubblici pari a 60 euro lordi mensili. Questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge 30 dicembre 2023, n. 213), rappresenta un primo passo verso l’adeguamento delle retribuzioni per il biennio 2022-2024, ma suscita perplessità tra i sindacati, in particolare per il sindacato Anief, che ritiene insufficiaente questo importo.

Aumento degli stipendi pubblici a partire da Gennaio 2025: a chi spettano

L’incremento medio, di circa 40 euro netti al mese, interesserà tutti i comparti pubblici: scuola, sanità, enti locali, ministeri e forze armate. Tuttavia, l’importo varia in base al livello e alla qualifica professionale.

  • Docenti e ATA: Il bonus sarà assorbito nel prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2022-2024. L’incremento complessivo previsto è del 6%, ma considerando che il 3,85% è già stato erogato nei cedolini del 2024, l’aumento reale sarà solo del 2,15%.
  • Precari e ruolo: Gli aumenti scatteranno in modo uniforme per entrambe le categorie dal 2025.

Stipendi Pubblici: un adeguamento inferiore al reale costo della vita

Secondo l’Anief, l’adeguamento non copre l’inflazione accumulata, che tra il 2022 e il 2024 ha superato il 16%. La legge prevede che l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) sia almeno pari alla metà dell’inflazione registrata, ovvero l’8%, ma l’importo erogato corrisponde solo al 3,85%. Questo scostamento si traduce in una significativa perdita di potere d’acquisto per i lavoratori pubblici. Anief stima che:

  • Per il 2022 l’inflazione è stata 8,1%.
  • Nel 2023 si è attestata al 5,4%.
  • Nel 2024 e 2025 si prevedono rispettivamente un 1% e un 1,8%.

Con questi dati, l’indennità dovrebbe essere almeno il doppio di quanto attualmente erogato.

Le azioni del sindacato Anief: pronte le diffide per il recupero degli arretrati (3.000 euro)

Il sindacato Anief invita i lavoratori a presentare una diffida per interrompere i termini di prescrizione e richiedere:

  1. Arretrati: Recupero di circa 3.000 euro per il periodo 2022-2024.
  2. Adeguamenti futuri: Raddoppio dell’indennità mensile di vacanza contrattuale a partire da gennaio 2025.

Gli anticipi contrattuali del 2025 rappresentano un primo passo, ma lasciano aperti interrogativi sulla capacità delle istituzioni di colmare il divario tra stipendi e inflazione. Mentre la manovra finanziaria promette ulteriori aumenti progressivi nel triennio 2025-2027, resta il nodo delle somme già erose dal potere d’acquisto. Il sindacato Anief, attraverso azioni legali e diffide, si impegna a ottenere condizioni più favorevoli per i lavoratori del settore pubblico.

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