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Stipendi NoiPA aprile 2025 e rinnovo CCNL: novità su aumenti salariali per il personale scuola

Aumenti degli stipendi, arretrati e aliquote IRPEF corrette per i dipendenti pubblici ad aprile 2025. Importi previsti e come consultare il cedolino NoiPA.

Stipendio

Ad aprile 2025 gli stipendi dei dipendenti pubblici saranno più corposi grazie ad un mix di aumenti, arretrati dovuti alla correzione del calcolo delle aliquote IRPEF. Il cambiamento riguarda l’erogazione della prima tranche dell’indennità di vacanza contrattuale, una misura economica pensata per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori statali nel periodo tra due rinnovi contrattuali. Il beneficio interesserà diversi comparti del pubblico impiego, in particolare quelli in attesa di rinnovo come sanità ed enti locali, ma anche chi ha già firmato il nuovo contratto, come i dipendenti delle Funzioni Centrali.

Gli aumenti previsti suddivisi per comparto: da 13 a oltre 70 euro mensili

Da aprile a giugno, l’indennità ammonterà allo 0,6% dello stipendio tabellare, salendo all’1% da luglio 2025. Gli importi variano secondo ruolo e comparto. Per le Funzioni Centrali, si va da 16,54 euro per gli operatori fino a 46,23 euro per i dirigenti di prima fascia. Nel settore sanitario, un dirigente medico riceverà fino a 36,17 euro, mentre infermieri e tecnici avranno aumenti tra i 18 e i 22 euro. Per il comparto istruzione e ricerca, gli aumenti vanno da 13,69 a 78,54 euro per i dirigenti degli enti di ricerca. Infine, nelle funzioni locali, gli operatori riceveranno almeno 15,24 euro, mentre i dirigenti arriveranno a 36,17 euro. Gli aumenti stipendiali sono differenziati e rispecchiano le responsabilità e il livello professionale.

Arretrati in busta paga: conguagli e adeguamenti dai mesi precedenti

Oltre agli aumenti, il cedolino di aprile NoiPA includerà gli arretrati maturati nei mesi precedenti. In particolare, i conguagli comprenderanno:

  • Adeguamenti dei nuovi contratti collettivi nazionali;
  • Correzioni di ricalcoli fiscali o previdenziali;
  • Indennità accessorie non ancora versate.

Questi accrediti straordinari rappresentano un supporto concreto per molti lavoratori pubblici, specialmente per chi attende la definizione del proprio CCNL. Mentre il contratto per le Funzioni Centrali è stato firmato, restano in attesa i comparti sanità e funzioni locali, bloccati dalla necessità di maggiori risorse, come richiesto da Cgil e Uil.

IRPEF: corretti i calcoli per il 2025, esclusi i lavoratori da nuovi aggravi

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiarito ieri che l’acconto IRPEF per il 2025 non comporterà aggravi per lavoratori dipendenti e pensionati senza redditi aggiuntivi. L’acconto fiscale si applicherà solo se la differenza tra IRPEF 2024 e detrazioni supera i 51,65 euro. La precisazione assicura maggiore equità e coerenza nel rispetto delle norme, evitando interpretazioni errate che avrebbero penalizzato contribuenti con redditi ordinari. Questo intervento del governo conferma la volontà di tutelare i soggetti più esposti economicamente.

Rinnovo CCNL Istruzione e Ricerca: oggi 26 marzo, al centro del confronto gli aumenti salariali

Il 26 marzo proseguirà il dialogo tra sindacati e rappresentanti istituzionali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 del comparto Istruzione e Ricerca. Questa seconda riunione si concentrerà soprattutto sul delicato nodo degli aumenti salariali, argomento centrale delle trattative in corso. Secondo le prime informazioni trapelate, sul tavolo ci sarebbe un’ipotesi di aumento salariale di circa 140 euro lordi per il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e di 150 euro lordi per il personale docente. Le proposte iniziali delineano dunque un quadro moderato, ma che risulta ancora insufficiente secondo i rappresentanti sindacali.

La proposta di aumento salariale giunge in un momento particolarmente delicato per il settore, caratterizzato dalla richiesta pressante di un adeguamento economico che sia realmente in grado di sostenere il potere d’acquisto degli stipendi, gravemente eroso dall’inflazione degli ultimi anni. Proprio su questo punto si concentra la posizione dei principali sindacati, i quali ribadiscono la necessità di interventi economici più sostanziosi rispetto alle cifre attualmente discusse. La richiesta avanzata è quella di incrementi salariali più consistenti, al fine di recuperare almeno parzialmente il terreno perduto rispetto all’aumento generalizzato dei prezzi e alla crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi anni.

Aumenti insufficienti proposti dal governo

In base alle stime delle organizzazioni sindacali, infatti, gli aumenti proposti rischiano di risultare poco più che simbolici, incapaci di garantire una reale ripresa del valore delle retribuzioni. I rappresentanti dei lavoratori puntano il dito sulla necessità di valorizzare economicamente categorie professionali, come insegnanti e personale ATA, che hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento e nello sviluppo del sistema educativo nazionale. Gli stipendi attuali sono da tempo al centro delle polemiche proprio perché considerati tra i più bassi in Europa, rendendo il settore poco attrattivo e penalizzando sia chi già vi lavora, sia i giovani che desiderano intraprendere questa carriera.

Nella riunione di oggi, dunque, si prospetta un confronto serrato tra parti sindacali e rappresentanti del governo, con l’obiettivo di arrivare a un’intesa che soddisfi entrambe le parti. L’attesa dei lavoratori è elevata, soprattutto considerando che il rinnovo del CCNL rappresenta un passaggio cruciale per rilanciare l’immagine e l’attrattività del comparto istruzione e ricerca. Nei prossimi giorni sarà fondamentale capire se le richieste sindacali potranno trovare accoglimento, portando a soluzioni che vadano oltre le cifre finora ipotizzate. Gli aumenti salariali, infatti, rappresentano un tema caldo non solo per chi lavora nel settore, ma anche per l’opinione pubblica, consapevole del ruolo essenziale che scuola, formazione e ricerca rivestono nella società contemporanea.

Come consultare il cedolino NoiPA di aprile 2025

Per visualizzare i dettagli relativi ad aumenti, arretrati e trattenute, i dipendenti pubblici potranno accedere al portale NoiPA. Ecco i passaggi per scaricare il cedolino:

  1. Collegarsi a NoiPA.mef.gov.it;
  2. Accedere con SPID, CIE o CNS;
  3. Entrare nella sezione “Consultazione pagamenti”;
  4. Scaricare il documento con gli importi aggiornati.

Nel cedolino di aprile 2025 saranno riportati gli aumenti salariali, gli arretrati, le trattenute IRPEF, la data di accredito e tutte le voci utili per comprendere la propria retribuzione netta.

Oggi si discute sull’aumento degli stipendi

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