Stipendi, mancano ancora gli arretrati: Anief propone il recupero dell’IVC pari a 4mila euro

Indennità di Vacanza Contrattuale

Gli stipendi del personale scolastico continuano ad essere privi di arretrati significativi, questa la constatazione reale di Anief.

Nonostante gli stipendi medi annui lordi nella scuola siano già inferiori di 10mila euro rispetto alla media della Pubblica Amministrazione (34.153 euro contro 24.667 euro), la situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza dei 4mila euro di arretrati relativi all’indennità di vacanza contrattuale per il mancato rinnovo del CCNL 2022-24. L’indennità attualmente assegnata dallo Stato è minima, molto lontana dalla somma reale dovuta.

Anief promuove le diffide e le richieste di risarcimento per il mancato pagamento dell’IVC negli stipendi del personale della scuola

Per affrontare questa situazione, Anief ha promosso l’invio di diffide per preservare i diritti dei docenti e del personale ATA, interrompendo così i termini di prescrizione e sottolineando la necessità di una mobilitazione collettiva per richiedere il rispetto delle normative vigenti.

Inoltre, lo stesso sindacato ha predisposto specifiche richieste di risarcimento per i precari, docenti e ATA, che finora non hanno ricevuto i pagamenti dovuti in busta paga.

“Lo studio legale Anief – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ha calcolato che al personale sono stati sottratti migliaia di euro. Il problema tocca anche i precari, che avrebbero dovuto ricevere 67 euro in più al mese da gennaio 2024. Sono già 3mila coloro che hanno richiesto il nuovo modello di diffida.

Per questo motivo, come Anief, abbiamo deciso di portare avanti azioni giudiziarie per recuperare il doppio dell’assegno ricevuto a dicembre 2023, come previsto dalla legge. I legali Anief hanno anche depositato i primi decreti ingiuntivi per il pagamento immediato di 4mila euro in media di arretrati, anche per il personale precario”.

Alcuni esempi di ridotta consistenza degli stipendi

L’Ufficio Studi Anief ha realizzato alcuni esempi che illustrano la ridotta consistenza degli stipendi nella scuola:

  • Un docente della scuola secondaria in classe stipendiale 9 ha ricevuto a dicembre un assegno pari a 846,61 euro, ma lo Stato gli deve ancora 3.192,36 euro.
  • Un insegnante precario ha ricevuto a marzo un assegno mensile aggiuntivo di 63,78 euro, mentre doveva essere di 142,76 euro. Per il passato, l’amministrazione gli deve ancora 2.334,97 euro.

Ecco cosa consiglia Anief a tutto il personale della scuola: “Consigliamo ai docenti di ruolo e precari, ma anche ai lavoratori ATA, di rivolgersi al nostro sindacato per bloccare la prescrizione e chiedere le somme corrette. I ricorsi saranno seguiti dai nostri legali, specializzati in questo genere di cause giudiziarie”, conclude il presidente nazionale Anief.

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