Anche se di fatto la tematica non è affatto inedita, oggi più che mai salta fuori una disuguaglianza salariale non indifferente. Tale situazione potrebbe provocare nel personale della scuola una ricaduta negativa, in temini di impegno e persino sulla qualità dell’istruzione in generale. “Gli insegnanti – sottolinea Giannelli – potrebbero sentirsi meno motivati o meno in grado di fornire il meglio ai loro studenti”.
Un altro aspetto non indifferente potrebbe riguardare indirettamente la cosiddetta ‘fuga di cervelli’. Molti brillanti insegnanti potrebbero, se non adeguatamente remunerati, andare all’estero o svolgere diverse attività in altri settori lavorativi ritenuti più competitivi, soprattutto dal punto di vista retributivo.