Il Movimento 5 Stelle (M5S) segna una svolta epocale. Con una votazione online degli iscritti, sono state approvate modifiche statutarie di grande impatto: l’eliminazione del ruolo di garante, storicamente affidato a Beppe Grillo, e l’abolizione del rigido limite dei due mandati. Questi cambiamenti rappresentano un passaggio significativo nel processo costituente del Movimento, attualmente in corso a Roma.
L’eliminazione del ruolo di garante
La decisione di abolire il ruolo di garante, ricoperto da Beppe Grillo sin dalla fondazione del M5S, è stata sostenuta dal 63,24% degli iscritti che hanno partecipato alla votazione. Solo il 29,09% si è espresso contro, mentre il 7,67% si è astenuto. Il quorum della maggioranza degli aventi diritto è stato superato, rendendo la modifica statutaria definitiva.
Questa scelta segna un distacco simbolico e operativo dal fondatore, riducendo la sua influenza diretta sulle decisioni del Movimento. L’annuncio è stato accolto con entusiasmo dai partecipanti all’assemblea conclusiva di Nova, a testimonianza di una volontà collettiva di evolvere verso una struttura più autonoma.
Nuovo statuto M5S: superato il limite dei due Mandati
Un altro caposaldo storico del M5S, il limite dei due mandati elettivi, è stato abolito con il 72,08% dei voti favorevoli. Questo principio, ritenuto da Grillo uno dei valori fondativi del Movimento, è stato messo in discussione durante il processo costituente, aprendo la strada a nuove possibilità per i rappresentanti eletti.
Tra le proposte approvate dagli iscritti, emergono diverse opzioni che ora dovranno essere tradotte in norme statutarie:
- Limite di due mandati applicato solo alla singola istituzione.
- Estensione a tre mandati complessivi.
- Differenziazione tra cariche amministrative e parlamentari.
- Possibilità di deroghe stabilite dagli organi dirigenti.
Queste modifiche rappresentano un compromesso tra la fedeltà alle origini del Movimento e l’adattamento alle esigenze di una forza politica matura e istituzionalizzata.
Votazioni nuovo Statuto M5S: reazioni e significato politico
La decisione di abolire il ruolo di garante e superare il limite dei due mandati riflette una volontà di rinnovamento e maggiore flessibilità interna. Tuttavia, questo cambiamento potrebbe generare divisioni tra i sostenitori della linea tradizionalista, incarnata da Grillo, e chi spinge per un approccio più pragmatico.
Il superamento del limite dei mandati offre al M5S una maggiore continuità politica, ma rischia di alienare una parte della base storica che vedeva in questa regola una garanzia contro il professionalismo politico. La rimozione del garante, invece, segna un passo verso una leadership collettiva e meno centralizzata.
Il futuro del Movimento Cinque Stelle
Con queste decisioni, il M5S si avvia verso una nuova fase della sua storia, in cui sarà fondamentale trovare un equilibrio tra rinnovamento e identità. La possibilità di rivedere i mandati e l’abolizione del ruolo di garante segnano una svolta, ma aprono interrogativi sul futuro orientamento del Movimento e sulla sua capacità di mantenere la coesione interna.
Questo processo costituente, celebrato a Roma, si conclude con cambiamenti che ridefiniscono il DNA del Movimento, rendendolo più adattabile ma anche più distante dai principi originari. Il successo di queste riforme dipenderà dalla loro attuazione pratica e dalla capacità del M5S di trasformarle in strumenti per una politica più efficace e inclusiva.
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