Comitati, associazioni e organizzazioni sindacali, intanto, si sono espressi negativamente sui contenuti del decreto legge. Molti insegnanti hanno manifestato la volontà di protestare contro il Governo e tali misure, soprattutto per la conferma dei docenti a tempo determinato su sostegno su richiesta delle famiglie.
I sindacati, come Flc Cgil, criticano la decisione del Governo di affidare a INDIRE la specializzazione dei precari con esperienza nel sostegno e il condono dei titoli acquisiti all’estero. Questa misura, secondo loro, rende perenne la precarietà del sistema.
La Uil Scuola Rua esprime perplessità riguardo alla valutazione delle istanze dei docenti con titoli conseguiti all’estero e critica la conferma dei supplenti su richiesta delle famiglie, definendola un sistema che contrasta con i principi di laicità, trasparenza e pluralismo del sistema educativo statale.
Anche Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha criticato le misure del decreto, sottolineando la necessità di modifiche per evitare che le famiglie influenzino la scelta degli insegnanti.