HomeScuolaDidatticaSostituzione personale assente: vietato suddividere le classi, reintrodurre le "ore a disposizione"

Sostituzione personale assente: vietato suddividere le classi, reintrodurre le “ore a disposizione”

Un problema che investirà l'organizzazione di molte scuole dopo la loro riapertura: la sostituzione del personale assente, come comportarsi?

Sostituzione personale assente: che fare? – Oggi vogliamo parlare di alcuni aspetti che riguardano l’organizzazione interna delle scuole. Parliamo di un argomento che non è stato assolutamente preso in considerazione in tutti i protocolli di sicurezza finora emanati. Ci riferiamo alle sostituzioni del personale assente. Un aspetto, questo, di difficile risoluzione e che rappresenterà con molta probabilità il vero tallone di Achille dei Dirigenti Scolastici per il rientro a scuola tra qualche giorno.

Sostituzione personale assente: rifiutarsi tassativamente di ospitare altri alunni nella propria classe

Fino a marzo 2020 in caso di uno o più docenti assenti, nella massima illegalità, molti Dirigenti Scolastici in sordina tolleravano la suddivisione degli alunni in piccoli gruppi da inserire nel resto delle altre classi. In media, ogni docente era costretto ad ospitare per un’ora o più alcuni alunni delle altre classi, con il  rischio di possibili conseguenze sulla loro condotta professionale. Ma finora, fortunatamente, tutto è andato per il verso giusto. Adesso tutto cambia. Si è trattato finora di una sorta di vigilanza assolutamente illegale e non compendiata da nessuna parte, neanche all’interno degli articoli del CCNL. Il tutto avveniva con il benestare ‘sordo’ e ‘cieco’ dei capi d’Istituto.

Una consuetudine, a dir poco pericolosa, che nel tempo si è istituzionalizzata. Questa prassi si verificava per la mancanza di disponibilità da parte degli insegnanti ad effettuare delle ore in più (le famose eccedenze). Ovviamente il rifiuto ad effettuare queste ore aggiuntive era giustificato anche e soprattutto per la mancanza di risorse economiche da parte delle Amministrazioni scolastiche.

Adesso, con l’emergenza sanitaria in corso, non sarà più possibile praticare questa ‘malsana’ abitudine. Prima di tutto perché gli insegnanti in servizio non vorranno rischiare di persona nel caso in cui venga conclamato un contagio, e poi perché il problema non riguarderà loro, bensì il governo e in prima persona il Ministero dell’Istruzione, visto che in questi mesi avrebbe dovuto preventivamente assicurare un adeguato organico scolastico, alla luce della grave situazione in cui tutto il personale scolastico è chiamato ad operare.

Ore eccedenti a scuola: non sono obbligatorie, ci si può rifiutare

Nonostante i discorsi dei primi giorni di scuola da parte dei Presidi rivolti al personale docente in relazione al loro senso di responsabilità e volti a garantire le ore scoperte per la mancanza dei colleghi assenti, questa volta pochissimi, o addirittura nessuno, presterà il fianco a questa anomala situazione. Le ore eccedenti non sono obbligatorie, pertanto ci si potrà rifiutare di farle!

Alla luce di questa situazione che quasi sicuramente comporterà un problema di difficile risoluzione per i Presidi, sarà necessario, o addirittura quasi obbligatorio, da parte del Ministero dell’Istruzione la reintroduzione delle ore a disposizione, le stesse che l’ex ministra Gelmini con la sua discussa Riforma eliminò a partire dall’anno scolastico 2009/2010. Le ore a disposizione rappresenterebbero in questo momento particolare, una garanzia rispetto alle tante defezioni da parte dei colleghi assenti, ma anche un modo per abbassare abbondantemente il numero delle Cattedre con orario esterno (CoE) presenti in molte istituzioni scolastiche del nostro Paese.

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