Marcello Pacifico, presidente nazionale di ANIEF, denuncia una forte disparità tra il personale scolastico e le forze armate o di polizia. Le regole consentivano ai docenti di ritirarsi dopo 36 anni di contributi fino al 2012, mentre i militari e le forze di polizia raggiungono il pensionamento intorno ai 60 anni, ricevendo il massimo assegno. Pacifico sottolinea che il sistema scolastico non riconosce il riscatto della laurea in modo gratuito, penalizzando chi lavora quotidianamente nella formazione dei giovani.
Burnout e sistema scolastico: un paradosso inaccettabile
I docenti e il personale ATA affrontano un livello di stress e burnout superiore rispetto al resto della pubblica amministrazione. Pacifico racconta come il lavoro in classe e in ufficio si trasformi in una fonte di pressioni crescenti, tanto che si registra il desiderio di licenziarsi in una quota significativa di insegnanti. Un docente trentenne, ad esempio, si ritrova a contribuire per 50 anni, con la prospettiva di un pensionamento intorno ai 70-72 anni, una condizione che compromette sia la qualità della vita personale sia quella professionale.
Il valore del riscatto della laurea
Il presidente di ANIEF esige un intervento immediato sulle condizioni di lavoro scolastico, chiedendo il riscatto gratuito della laurea. In passato, si parlava di un riscatto agevolato, ma la misura non ha soddisfatto le esigenze del personale. Pacifico evidenzia che la politica ha finanziato progetti come Quota 100 e il reddito di inclusione, ma ignora una delle principali necessità dei docenti: ottenere il riscatto della laurea senza costi aggiuntivi. Questa soluzione consentirebbe a chi intraprende un percorso universitario di valorizzare il proprio titolo senza dover sopportare ulteriori oneri economici.
Mobilitazione e prospettive di riforma
Il movimento promosso da ANIEF raccoglie consenso a ritmi incalzanti: in sole due mesi, i firmatari hanno superato le 100.000 adesioni. Pacifico confida che, con l’appoggio di un milione di firme, i decisori politici adotteranno una legge che permetta a docenti e personale ATA di andare in pensione a 60 anni, riconoscendo al contempo il valore del riscatto della laurea. La mobilitazione dimostra come il mondo della scuola richieda cambiamenti strutturali per valorizzare chi opera quotidianamente in un ambiente sempre più gravato da oneri burocratici e stress lavorativo.
