Lo sharenting solleva anche interrogativi legati alla sicurezza e alla protezione dei dati personali. Le immagini dei minori potrebbero essere utilizzate in modo improprio, come nel caso di furti d’identità o, peggio, di attività criminali. Inoltre, alcuni Paesi prevedono normative specifiche sulla privacy dei minori, e i genitori possono incorrere in violazioni se non rispettano tali regolamenti.
Il Garante della Privacy in Italia ha pubblicato linee guida per aiutare i genitori a condividere immagini dei propri figli in modo responsabile. Tra le raccomandazioni principali, si suggerisce di:
Queste precauzioni, sebbene utili, non eliminano del tutto i rischi connessi allo sharenting.
Lo sharenting è un fenomeno che invita a riflettere sul ruolo dei genitori nella costruzione della identità digitale dei figli. Prima di condividere contenuti, è essenziale considerare l’impatto a lungo termine e chiedersi: “Come potrebbe sentirsi mio figlio riguardo a questa pubblicazione tra dieci anni?”
Promuovere un uso responsabile dei social media, basato sul rispetto della privacy e del consenso, è un passo fondamentale per proteggere i diritti dei minori. I genitori, spesso inconsapevoli delle conseguenze, devono comprendere che il loro comportamento online può influenzare il futuro dei figli in modi difficilmente prevedibili.
In un’epoca in cui la condivisione è diventata la norma, scegliere di essere discreti può rappresentare un atto di responsabilità. Garantire ai propri figli un futuro digitale libero da vincoli imposti prematuramente è un impegno che ogni genitore dovrebbe considerare con attenzione.